Rende – Radio Ciroma http://www.ciroma.org Fri, 13 Oct 2023 19:44:20 +0200 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.24 Altre Forme di Vita #01 http://www.ciroma.org/altre-forme-di-vita-01/ Mon, 14 Oct 2019 09:48:32 +0000 http://www.ciroma.org/?p=7158 Prima puntata della nuova stagione di Altre Forme di Vita,il magazine culturale di Radio Ciroma in onda ogni venerdì dalle ore 11 ed in replica il Sabato alle ore 16.

 
In questa puntata:

  • I 40 anni del Villaggio Europa di Rende (dal minuto 18:42)
  • le iniziative di Fridays for Future Cosenza (dal minuto 43:03)
  • prossima presentazione di Wu Ming 4 a Cosenza ( da 1:13:05)
  • l'Associazione Nitida presenta il corso di fotografia presso il DAM dell'Università della Calabria  ( da 1:34:42)

Buon Ascolto

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Rende: vittima di mobbing nel call center rischia invalidità totale http://www.ciroma.org/rende-vittima-di-mobbing-nel-call-center-rischia-invalidita-totale/ Tue, 15 May 2018 10:15:46 +0000 http://www.ciroma.org/?p=6693 Abbiamo ricevuto e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore, vittima di un caso di mobbing in un call center dell'area urbana. Una vicenda drammatica come tante ce ne sono sul nostro territorio dove, sempre più, lavoro è sinonimo di sfruttamento e prevaricazione.

Gentile Redazione,

Mi chiamo Bruno Martino e sono un 32enne di Montalto Uffugo in Provincia di Cosenza. Vorrei segnalare alla vostra testata dei gravissimi casi di sfruttamento e mobbing sul lavoro di cui sono stato vittima tra il 2015 e il 2016. Nel corso di quegli anni come molti giovani del posto ho avuto la “sfortuna” di lavorare presso alcuni call center situati all’interno di Commenda e dell’area industriale di Quattromiglia. All’interno di questi luoghi sono stato costantemente sottoposto ad una serie di vessazioni, angherie, oppressioni, prevaricazioni, sopraffazioni, umiliazioni, ingiurie, sgarbi, torti, violenze, sevizie e per giunta maltrattamenti psicologici di ogni tipo. Inoltre sono stato anche pagato al di sotto della soglia garantita da parte del Contratto Collettivo Nazionale Dei Lavoratori.

In seguito a queste terribili vicende ho sviluppato delle gravissime patologie neurologiche tra le quali è possibile annoverare ansia, depressione, allucinazioni, soliloquio, manifestazioni psicotiche, attacchi di panico, agorafobia, fobia sociale, tremori, vertigini, stanchezza cronica, comportamenti violenti e antisociali e pensieri suicidi. A causa di queste aziende che sono solite sfruttare i giovani, mi sono ammalato in maniera piuttosto consistente e rischio di diventare invalido al 100%.

Per quanto siano passati diversi anni ancora continuo a soffrire di queste serissime patologie e non sono più in condizioni tali da poter continuare a svolgere delle mansioni lavorative. Inoltre, in seguito a degli aspetti di natura ansiosa per me è anche difficile poter aver le forze fisiche e psichiche per poter effettuare un eventuale trasferimento al Nord o all’estero. Infine da diversi anni sono costretto ad assumere un’ingente quantità giornaliera di ansiolitici e antidepressivi come per esempio Sereupin, Sertralina, Venlafaxina, Xanax, Levopraid, Olanzapina e Alprazolam

Vorrei solamente affermare che mi sento profondamente indignato di tutto ciò che si è verificato nei miei confronti. A causa di queste patologie neurologiche ho completamente perso la mia dignità di cittadino italiano e sono consapevole che difficilmente potrò avere un futuro e una speranza di guarigione. Da diverso tempo sto anche frequentando numerosi specialisti per affrontare le cure mediche e di conseguenza sto pure spendendo diverse centinaia di euro per sostenere quest’ultime.

Mi sento inoltre profondamente offeso dalla classe politica locale, la quale permette l’esistenza di queste aziende di call center sul territorio e il conseguente sfruttamento della manodopera giovanile. Sono abbastanza consapevole di aver concretamente toccato il fondo e nutro l’assoluta necessità di far prevalere la giustizia. Ho già parlato con alcuni legali e ho attualmente l’intenzione di portare avanti delle cause per mobbing contro queste società incriminate.

Vorrei inoltre suggerire ai sindaci di Cosenza e Rende di condurre delle politiche concrete per quanto riguarda l’occupazione giovanile, senza ovviamente andare ad alimentare il solito “mercato” dei call center e affini. Per concludere, mi auguro che il mio appello possa essere ascoltato e possa effettivamente portare a un miglioramento delle condizioni lavorative nella nostra terra.

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Da giovedì a Rende “Arts for Equality” http://www.ciroma.org/da-giovedi-a-rende-arts-for-equality/ Tue, 20 Mar 2018 13:40:16 +0000 http://www.ciroma.org/?p=6161 In occasione della settimana contro il razzismo da Giovedì 22 Marzo si apre a Rende "Arts for Equality" tre giorni di incontri e iniziative culturali contro l'intolleranza e le discriminazioni, realizzate dal Comune di Rende in collaborazione con molte associazioni dell'area urbana e le diverse comunità che abitano il nostro territorio. 

Radio Ciroma seguirà da vicino le iniziative con interviste, incursioni radiofoniche ed una speciale programmazione musicale dedicata alla musica del mondo, ogni giorno a partire dalle ore 18.

Simona De Maria ai microfoni di Cafe Istanbul presenta Arts for Equality 

      Arts for Equality - Simona De Maria

Giovedì 22 Marzo alle 9:30 al Cinema Garden - proiezione del documentario "IBI" di Andrea Segre 

Il corso di laurea magistrale in Scienze della cooperazione del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Unical presenta agli istituti superiori rendesi il documentario di Andrea Segre realizzato in collaborazione con Matteo Calore con le immagini di Ibitocho Sehounbiatou, “Ibi” protagonista della storia, artista nigeriana approdata a Castelvolturno.
Alla proiezione seguirà il dibattito con gli studenti al quale parteciperanno la ricercatrice Maria Francesca D’Agostino e il ricercatore Maurizio Alfano. Modera l’incontro la giornalista Simona De Maria.

      presentazione IBI - Maria Francesca D'Agostino

 
La visione di “Ibi” sarà poi dedicata alla città sempre al Museo del Presente alle 19:30 per proseguire con il dibattito a cui parteciperà il co-regista Matteo Calore.
La serata si concluderà con il laboratorio di cucina magrebina e senegalese.


Venerdì 23 Marzo, sempre al Museo del Presente alle 16:30 spazio ai più piccoli con il laboratorio di letture interculturali a cura di Teca.
La lettura sarà live e corredata da immagini e musica. In particolare saranno proposte letture per bambini e ragazzi della tradizione nord europea, africana ed asiatica.
Si prosegue con l’esposizione d’arte migrante e la sfilata di costumi tradizionali a cura delle associazioni Daawa, comunità nigeriana e ASeCo.

 
Il centro d’accoglienza Amos presenterà, poi, lo spettacolo teatrale “Indovina SE viene a cena” esito del laboratorio di teatro-danza canto e doppiaggio svolto dagli ospiti del CAS di Arcavacata.
Lo spettacolo è stato scritto con gli ospiti del centro, ed è occasione originale per evidenziare attraverso l’ironia gli stereotipi e i pregiudizi esistenti nella nostra società.


Sabato 24 marzo, sempre al Museo del Presente, si comincia alle 16:30 con il laboratorio “Girotondo di danze” a cura di Benessere Bambino e con la collaborazione della comunità brasiliana.
Il Laboratorio propone ai bambini un viaggio immaginario tra le culture e i popoli del mondo attraverso le danze tradizionali dei vari paesi. 


La giornata conclusiva di Arts for equality proseguirà con la premiazione del concorso “ColoraRende” promosso dall’assessorato alla cultura del comune di Rende in collaborazione con l’associazione Sottosuolo e rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado presenti sul territorio comunale, dal titolo “Tanti modi di essere uguali: vivere insieme in una città inclusiva e anti-razzista”.

 

Per il programma completo e gli aggiornamenti segui la pagina Arts for Equality

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Rende, assemblea cittadina:”Chi decide sull’acqua?” http://www.ciroma.org/rende-assemblea-cittadinachi-decide-sullacqua/ Tue, 13 Mar 2018 13:04:23 +0000 http://www.ciroma.org/?p=5891 Chi decide sull’acqua? Perché è mancata e perché continuerà a mancare? Queste sono le domande che ci facciamo e le proponiamo ora. Non ha senso aspettare il caldo estivo e la siccità per scoprire che i tubi saranno di nuovo a secco e le autobotti dovranno ricominciare a girare per i quartieri.

Le domande dobbiamo porcele adesso, mentre piove, mentre non siamo in emergenza. Le poniamo in un’assemblea cittadina aperta a tutti, cittadini ed istituzioni, affinché insieme possiamo capire le problematiche che investono la gestione del sistema idrico cittadino e regionale ed insieme possiamo trovare le soluzioni opportune. Gestione SORICAL? AIC? Pubblica, Privata o Mista?

Ripartiamo dal referendum sull’Acqua Bene Comune vinto dai cittadini, boicottato dai partiti e che ha sancito il volere popolare di far uscire dal mercato un bene che è anche un diritto fondamentale.

Ne parliamo con Vincenzo Miliucci del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua e con Gennaro Montuoro del Coordinamento Calabrese Acqua Pubblica “Bruno Arcuri”. Ne parleremo soprattutto fra noi residenti dei quartieri di Rende e di Cosenza, per raccontarci i disagi vissuti e che rivivremo in un prossimo futuro, per capire le strategie da mettere in campo affinché l’acqua diventi finalmente ed effettivamente un Bene Comune da tutelare. Chi decide sull’acqua? Delle nostre vite #DecidiamoNoi.

Ci vediamo Venerdì 16 Marzo dalle ore 17,30 presso la Biblioteca Civica, Quattromiglia di Rende (CS).


Coordinamento Territoriale #DecidiamoNoi
Casa dei Diritti Sociali – FOCUS – Cosenza
I Giardini di Eva
Associazione Culturale ACRIP – Villaggio Europa
MEDiterranean MEDIA
Verdi Ambiente e Società – Onlus
Associazione Sud Comune
Sparrow (Spazio Precario Arrow)
Auser “Università Popolare” - Rende
Cobas COMDATA Rende
Comitato "No alle discariche - Castrolibero/Rende
LIPU - Rende

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DecidiamoNoi:”Ora la Politica! quella vera” http://www.ciroma.org/decidiamonoiora-la-politica-quella-vera/ Wed, 07 Mar 2018 10:48:27 +0000 http://www.ciroma.org/?p=5661 Con l’esaurimento dell’appuntamento elettorale, cosa faranno gli “spammatori” seriali di santini e di articoli promozionali per questo o quel partito? Quali consigli dispenseranno dopo l’orgia mediatica che ha messo al centro del dibattito una specie di surrogato della politica fatto di gossip, contumelie e promesse? Quale sarà il ruolo sociale dei tanti masaniello virtuali, rivoltosi da tastiera che parevano volersi mangiare il mondo in un solo boccone? Quale sarà l’apporto dato alla polis di tante persone che sono state convinte che basta mettere una X su un foglio di carta per sperare in un mondo migliore?


No, troppo semplice, la democrazia reale, come impariamo giorno per giorno e studiandone la storia, si guadagna metro per metro, quartiere per quartiere, esercitando una presenza di corpi e menti capace di far tremare i polsi a chiunque si avvicini all’amministrazione del “comune”. Sarebbe bella un’empasse prolungata, l’incapacità di formare un governo che prelude a nuove elezioni che, dato il sistema elettorale farlocco, scaturiranno in un nuovo nulla di fatto. I mesi passati senza nessun governo renderebbero subito chiaro il fatto che se il nostro paese avanza non è merito della classe politica che governa ma è a prescindere da essa.

Il buon funzionamento della società è dovuto in primis ai tanti lavoratori e lavoratrici che si autorganizzano e cooperano per portare avanti le loro vite, giorno dopo giorno. Oppure pensate che se l’Italia sta ancora in piedi è grazie all’intelligenza, o all’intelligence, ed agli artifizi escogitati da un Renzi, un Monti o un Berlusconi? Da quel magma che è la cooperazione sociale e che genera la vera ricchezza di una comunità, vengono successivamente estratte sotto la forma dello sfruttamento e di un sistema fiscale iniquo quelle risorse utili a far si che si creino sacche di “privilegio” per quelle componenti della comunità che si sono astutamente o fraudolentemente poste in ruoli di comando (imprenditoriali, burocratici e politici).

Ci troviamo nell’economia della promessa, delle App, dove grandi colossi come ad esempio Facebook, Amazon e Google, sfruttando le nostre interazioni nel mondo virtuale del web fanno fatturati che superano il PIL di grossi Stati. La chiamano quarta rivoluzione industriale capace di porre l’1% dell’umanità a capo di oltre il 90% delle risorse globali mentre i veri produttori di tutta questa ricchezza (non ce n’è mai stata tanta dall’inizio dei tempi), i lavoratori e le lavoratrici di tutti i settori, sono incasellati nelle micro postazioni dei call center, inseguiti da software che ne spiano i più minimi movimenti attraverso tablet o braccialetti elettronici; tutti gli altri rimangono disoccupati ma pur sempre produttivi visto che le loro stesse vite, i loro gusti ed i loro piccoli acquisti vengono scandagliati dalle app che “regalano” servizi gratuiti in cambio delle informazioni vitali che si tradurranno in grossi database ad uso e consumo della pubblicità che rimane “l’anima del commercio”. Vite mercificate e sacrificate sull’altare del profitto!

Quando lo capiremo, ci renderemo conto insieme al vecchio Marx che “la maggior parte dei sudditi crede di essere tale perché il re è il Re, non si rende conto che in realtà è il re che è Re perché essi sono sudditi”.

Se qualcuno ha il diritto di governarci è perché noi lo deleghiamo diventando di fatto governati. Se altri possono decidere di spendere le risorse provenienti dal nostro lavoro collettivo in opere inutili che generano solo mazzette e clientele come la TAV, il MOSE e più localmente il ponte di Calatrava, la Metrotramfilovia o il Parco Acquatico, questo è perché ci siamo completamente distratti dall’amministrazione della cosa pubblica o meglio, abbiamo creduto a chi ci ha detto che è una cosa che possono fare solo dei tecnici appositamente eletti? Ma perché, dovremmo chiederci, Scilipoti, Razzi, Salvini, la Gelmini o la Boschi hanno più titoli e sapienza di noi per dirci quali sono le strade da percorrere per il nostro stesso bene? Perché siamo convinti che i tecnocrati dell’Unione Europea sappiano meglio di noi cosa necessita per la nostra vita, il nostro lavoro o per il nostro quartiere? Perché dare tutto in mano ad un Occhiuto qualunque che, non riuscendo ad amministrare neanche le sue risorse, prova a giocare con le risorse collettive per non pagare il conto ad Equitalia?

Proprio da qui dobbiamo ripartire in questo dopo voto. Come scriveva Francesco Cirillo qualche giorno fa, “mai come oggi è possibile far capire che la gente deve autorganizzarsi quartiere per quartiere” rivendicando dal basso e giorno dopo giorno le proprie esigenze. Quartiere dopo quartiere paese dopo paese, potrebbe nascere dal basso un movimento autogestito e che si autogestisce facendo crescere man mano le proprie “istituzioni dal basso verso l’alto. Un po’ seguendo le esperienze dei baschi o degli zapatisti, oppure, aggiungiamo noi, dei curdi. Tutte esperienze che dimostrano che tutto ciò non è utopia ma un programma realizzabile.

Se deleghiamo decideranno sempre loro, se partecipiamo, creiamo reti territoriali fra gli abitanti dei quartieri, le associazioni ed i comitati spontanei, con pazienza e costanza potremmo realmente costruire una società diversa dove finalmente potremmo esclamare…..DecidiamoNoi!

Coordinamento Territoriale #DecidiamoNoi

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