Zibaldone – Radio Ciroma http://www.ciroma.org Fri, 13 Oct 2023 19:44:20 +0200 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.24 ‘A Seggia di lunedì 25 settembre http://www.ciroma.org/a-seggia-di-lunedi-25-settembre/ Mon, 25 Sep 2017 16:52:03 +0000 http://www.ciroma.org/?p=3496 'A seggia, mini-rubrica socio-politico-culturale a carattere eminentemente caustico&ironico.

L’AfD, il partito nazionalista, xenofobo e populista fondato nel 2013 da un oscuro banchiere di Amburgo, entra nel Parlamento tedesco con quasi 100 seggi. La Merkel accusa il colpo, ma assicura che metterà in piedi, ugualmente, il governo. Regno Unito e Russia rimangono scettici. Né Churchill né Stalin, ancora, hanno voluto rilasciare dichiarazioni in merito.

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Report sulla comunità Rom rumena di Cosenza http://www.ciroma.org/report-sulla-comunita-rom-rumena-di-cosenza/ Sun, 13 Mar 2016 22:18:20 +0000 http://www.ciroma.org/?p=2209 Pubblichiamo la sintesi del bellissimo report sulla comunità Rom rumena cosentina realizzato dalle associazioni Ambulatorio “A. Grandinetti”, Amnesty International Calabria, Auser Cosenza, Circolo Culturale Popilia, La Kasbah, Lav Romanò, Moci, San Pancrazio, Scuola del Vento, Sentiero non violento, dalle Suore Ausiliatrici e dalla Fraternità delle Piccole Sorelle di Gesù.

Leggi qui la sintesi del report: REPORT

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Umberto Eco e l’Ur-Fascismo http://www.ciroma.org/umberto-eco-e-lur-fascismo/ Sat, 20 Feb 2016 18:54:28 +0000 http://www.ciroma.org/?p=2138 Umberto Eco – L’Ur-Fascismo (Il Fascismo Eterno)
Tratto da “Cinque scritti morali”, Bompiani (1997)

1) La prima caratteristica di un Ur-Fascismo e’ il culto della tradizione.

Il tradizionalismo e’ piu’ vecchio del fascismo. Non fu solo tipico del pensiero controrivoluzionario cattolico dopo la Rivoluzione Francese, ma nacque nella tarda eta’ ellenistica come una reazione al razionalismo greco classico.

Nel bacino del Mediterraneo, i popoli di religioni diverse (tutte accettate con indulgenza dal Pantheon romano) cominciarono a sognare una rivelazione ricevuta all’alba della storia umana. Questa rivelazione era rimasta a lungo nascosta sotto il velo di lingue ormai dimenticate. Era affidata ai geroglifici egiziani, alle rune dei celti, ai testi sacri, ancora sconosciuti, delle religioni asiatiche. Questa nuova cultura doveva essere sincretistica. “Sincretismo” non e’ solo, come indicano i dizionari, la combinazione di forme diverse di credenze o pratiche. Una simile combinazione deve tollerare le contraddizioni. Tutti i messaggi originali contengono un germe di saggezza e quando sembrano dire cose diverse o incompatibili e’ solo perche’ tutti alludono, allegoricamente, a qualche verita’ primitiva. Come conseguenza, non ci puo’ essere avanzamento del sapere. La verita’ e’ stata gia’ annunciata una volta per tutte, e noi possiamo solo continuare a interpretare il suo oscuro messaggio. E sufficiente guardare il sillabo di ogni movimento fascista per trovare i principali pensatori tradizionalisti. La gnosi nazista si nutriva di elementi tradizionalisti, sincretistici, occulti.

La piu’ importante fonte teoretica della nuova destra italiana, Julius Evola, mescolava il Graal con i Protocolli dei Savi di Sion, l’alchimia con il Sacro Romano Impero. Il fatto stesso che per mostrare la sua apertura mentale una parte della destra italiana abbia recentemente ampliato il suo sillabo mettendo insieme De Maistre, Guenon e Gramsci e’ una prova lampante di sincretismo. Se curiosate tra gli scaffali che nelle librerie americane portano l’indicazione “New Age”, troverete persino Sant’Agostino, il quale, per quanto ne sappia, non era fascista. Ma il fatto stesso di mettere insieme Sant’Agostino e Stonehenge, questo e’ un sintomo di Ur-Fascismo.

2) Il tradizionalismo implica il rifiuto del modernismo.

Sia i fascisti che i nazisti adoravano la tecnologia, mentre i pensatori tradizionalisti di solito rifiutano la tecnologia come negazione dei valori spirituali tradizionali. Tuttavia, sebbene il nazismo fosse fiero dei suoi successi industriali, la sua lode della modernita’ era solo l’aspetto superficiale di una ideologia basata sul “sangue” e la “terra” (Blut und Boden). Il rifiuto del mondo moderno era camuffato come condanna del modo di vita capitalistico, ma riguardava principalmente il rigetto dello spirito del 1789 (o del 1776, ovviamente). L’illuminismo, l’eta’ della Ragione vengono visti come l’inizio della depravazione moderna. In questo senso, l’Ur-Fascismo puo’ venire definito come “irrazionalismo”.

3) L’irrazionalismo dipende anche dal culto dell azione per l’azione.

L’azione e’ bella di per se’, e dunque deve essere attuata prima di e senza una qualunque riflessione. Pensare e’ una forma di evirazione. Percio’ la cultura e’ sospetta nella misura in cui viene identificata con atteggiamenti critici. Dalla dichiarazione attribuita a Goebbels (“Quando sento parlare di cultura, estraggo la mia pistola”) all’uso frequente di espressioni quali “Porci intellettuali”, “Teste d’uovo”, “Snob radicali”, “Le universita’ sono un covo di comunisti”, il sospetto verso il mondo intellettuale e’ sempre stato un sintomo di Ur-Fascismo. Gli intellettuali fascisti ufficiali erano principalmente impegnati nell’accusare la cultura moderna e l’intellighenzia liberale di aver abbandonato i valori tradizionali.

4) Nessuna forma di sincretismo puo’ accettare la critica.

Lo spirito critico opera distinzioni, e distinguere e’ un segno di modernita’. Nella cultura moderna, la comunita’ scientifica intende il disaccordo come strumento di avanzamento delle conoscenze. Per l’Ur-Fascismo, il disaccordo e’ tradimento.

5) Il disaccordo e’ inoltre un segno di diversita’.

L’Ur-Fascismo cresce e cerca il consenso sfruttando ed esacerbando la naturale paura della differenza. Il primo appello di un movimento fascista o prematuramente fascista e’ contro gli intrusi. L’Ur-Fascismo e’ dunque razzista per definizione.

6) L’Ur-Fascismo scaturisce dalla frustrazione individuale o sociale.

Il che spiega perche’ una delle caratteristiche tipiche dei fascismi storici e’ stato l’appello alle classi medie frustrate, a disagio per qualche crisi economica o umiliazione politica, spaventate dalla pressione dei gruppi sociali subalterni. Nel nostro tempo, in cui i vecchi “proletari” stanno diventando piccola borghesia (e i Lumpen si autoescludono dalla scena politica), il fascismo trovera’ in questa nuova maggioranza il suo uditorio.

7) A coloro che sono privi di una qualunque identita’ sociale, l’Ur-Fascismo dice che il loro unico privilegio e’ il piu’ comune di tutti, quello di essere nati nello stesso paese.

E questa l’origine del nazionalismo: Inoltre, gli unici che possono fornire una identita’ alla nazione sono i nemici. Cosi’, alla radice della psicologia Ur-Fascista vi e’ l’ossessione del complotto, possibilmente internazionale. I seguaci debbono sentirsi assediati. Il modo piu’ facile per far emergere un complotto e’ quello di fare appello alla xenofobia. Ma il complotto deve venire anche dall’interno: gli ebrei sono di solito l’obiettivo migliore, in quanto presentano il vantaggio di essere al tempo stesso dentro e fuori. In America, ultimo esempio dell’ossessione del complotto e’ rappresentato dal libro The New World Order di Pat Robertson.

8) I seguaci debbono sentirsi umiliati dalla ricchezza ostentata e dalla forza dei nemici.

Quando ero bambino mi insegnavano che gli inglesi erano il “popolo dei cinque pasti”: mangiavano piu’ spesso degli italiani, poveri ma sobri. Gli ebrei sono ricchi e si aiutano l’un l’altro grazie a una rete segreta di mutua assistenza. I seguaci debbono tuttavia essere convinti di poter sconfiggere i nemici. Cosi’, grazie a un continuo spostamento di registro retorico, i nemici sono al tempo stesso troppo forti e troppo deboli. I fascismi sono condannati a perdere le loro guerre, perche’ sono costituzionalmente incapaci di valutare con obiettivita’ la forza del nemico.

9) Per l’Ur-Fascismo non c’e’ lotta per la vita, ma piuttosto “vita per la lotta”.

Il pacifismo e’ allora collusione col nemico; il pacifismo e’ cattivo perche’ la vita e’ una guerra permanente. Questo tuttavia porta con se’ un complesso di Armageddon: dal momento che i nemici debbono e possono essere sconfitti, ci dovra’ essere una battaglia finale, a seguito della quale il movimento avra’ il controllo del mondo. Una simile soluzione finale implica una successiva era di pace, un’eta’ dell’Oro che contraddice il principio della guerra permanente. Nessun leader fascista e’ mai riuscito a risolvere questa contraddizione.

10) L’elitismo e’ un aspetto tipico di ogni ideologia reazionaria, in quanto fondamentalmente aristocratico.

Nel corso della storia, tutti gli elitismi aristocratici e militaristici hanno implicato il disprezzo per i deboli. L’Ur-Fascismo non puo’ fare a meno di predicare un “elitismo popolare”. Ogni cittadino appartiene al popolo migliore del mondo, i membri del partito sono i cittadini migliori, ogni cittadino puo’ (o dovrebbe) diventare un membro del partito. Ma non possono esserci patrizi senza plebei. Il leader, che sa bene come il suo potere non sia stato ottenuto per delega, ma conquistato con la forza, sa anche che la sua forza si basa sulla debolezza delle masse, cosi’ deboli da aver bisogno e da meritare un “dominatore”. Dal momento che il gruppo e’ organizzato gerarchicamente (secondo un modello militare), ogni leader subordinato disprezza i suoi subalterni, e ognuno di loro disprezza i suoi sottoposti. Tutto cio’ rinforza il senso di un elitismo di massa.

11) In questa prospettiva, ciascuno e’ educato per diventare un eroe.

In ogni mitologia l'”eroe” e’ un essere eccezionale, ma nell’ideologia Ur-Fascista l’eroismo e’ la norma. Questo culto dell’eroismo e’ strettamente legato al culto della morte: non a caso il motto dei falangisti era: “Viva la muerte”. Alla gente normale si dice che la morte e’ spiacevole ma bisogna affrontarla con dignita’; ai credenti si dice che e’ un modo doloroso per raggiungere una felicita’ soprannaturale. L’eroe Ur-Fascista, invece, aspira alla morte, annunciata come la migliore ricompensa per una vita eroica. L’eroe Ur-Fascista e’ impaziente di morire. Nella sua impazienza, va detto in nota, gli riesce piu’ di frequente far morire gli altri.

12) Dal momento che sia la guerra permanente sia l’eroismo sono giochi difficili da giocare, l’Ur-Fascista trasferisce la sua volonta’ di potenza su questioni sessuali.

È questa l’origine delmachismo (che implica disdegno per le donne e una condanna intollerante per abitudini sessuali non conformiste, dalla castita’ all’omosessualita’). Dal momento che anche il sesso e’ un gioco difficile da giocare, l’eroe Ur-Fascista gioca con armi, che sono il suo Ersatz fallico: i suoi giochi di guerra sono dovuti a una invidia penis permanente.

13) L’Ur-Fascismo si basa su un “populismo qualitativo” : In una democrazia i cittadini godono di diritti individuali, ma l’insieme dei cittadini e’ dotato di un impatto politico solo dal punto di vista quantitativo (si seguono le decisioni della maggioranza).

Per l’Ur-Fascismo gli individui in quanto individui non hanno diritti, e il “popolo” e’ concepito come una qualita’, un’entita’ monolitica che esprime la “volonta’ comune”. Dal momento che nessuna quantita’ di esseri umani puo’ possedere una volonta’ comune, il leader pretende di essere il loro interprete. Avendo perduto il loro potere di delega, i cittadini non agiscono, sono solo chiamati pars pro toto, a giocare il ruolo del popolo. Il popolo e’ cosi’ solo una finzione teatrale. Per avere un buon esempio di populismo qualitativo, non abbiamo piu’ bisogno di Piazza Venezia o dello stadio di Norimberga. Nel nostro futuro si profila un populismo qualitativo Tv o Internet, in cui la risposta emotiva di un gruppo selezionato di cittadini puo’ venire presentata e accettata come la “voce del popolo”. A ragione del suo populismo qualitativo, l’Ur-Fascismo deve opporsi ai “putridi” governi parlamentari. Una delle prime frasi pronunciate da Mussolini nel parlamento italiano fu: “Avrei potuto trasformare quest’aula sorda e grigia in un bivacco per i miei manipoli.” Di fatto, trovo’ immediatamente un alloggio migliore per i suoi manipoli, ma poco dopo liquido’ il parlamento. Ogni qual volta un politico getta dubbi sulla legittimita’ del parlamento perche’ non rappresenta piu’ la “voce del popolo”, possiamo sentire l’odore di Ur-Fascismo.

14) L’Ur-Fascismo parla la “neolingua”.

La “neolingua” venne inventata da Orwell in 1984, come la lingua ufficiale dell’Ingsoc, il Socialismo Inglese, ma elementi di Ur-Fascismo sono comuni a forme diverse di dittatura. Tutti i testi scolastici nazisti o fascisti si basavano su un lessico povero e su una sintassi elementare, al fine di limitare gli strumenti per il ragionamento complesso e critico. Ma dobbiamo essere pronti a identificare altre forme di neolingua, anche quando prendono la forma innocente di un popolare talkshow.

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Calabria mia bellissima Vol. 4 – Posti a caso – Il Borgo di Crosia http://www.ciroma.org/calabria-mia-bellissima-vol-4-posti-a-caso-il-borgo-di-crosia/ Wed, 10 Feb 2016 10:30:19 +0000 http://www.ciroma.org/?p=2098 Calabria terra amara, afflitta dal malaffare della politica, mal collegata e dove l’abusivismo edilizio (e non solo) sembra quasi un prodotto d.o.p. In questa sede però, parleremo di posti bellissimi, incantanti, lontani mille miglia dalle parole di cui sopra, incontrati quasi per caso, in un dolce vagare permesso dal tempo libero e dalla forte passione verso questa terra.

La Torre della Chiesa di San Michele Arcangelo.
La Torre della Chiesa di San Michele Arcangelo.

Arriviamo nel piccolo borgo di Crosia, comune sulla fascia jonica della provincia di Cosenza (conosciuto anche come Mirto Crosia, frazione del comune sul livello del mare), di domenica mattina.
Parcheggiamo l’autovettura in una piccola piazza, dove la vita è scandita dal ritmo del solito piccolo bar provinciale, che rimane ancora oggi il twitter analogico. Appena scesi, ci rendiamo conto che la vita qui si è fermata: tutto si svolge più lentamente, senza frenesia, ansia o stress metropolitano; gli abitanti, non sono abituati a vedere gente nuova fra le proprie strade, ma come da tradizione, si rivelano persone squisite, gentili e cordiali. Al bar ci offrono i caffè e ci danno indicazioni, le signore che ci salutano, ci informano che la Chiesa di San Michele Arcangelo, è aperta e visitabile, passeggiando per i vicoli un simpatico signore con un cappello da Babbo Natale ci saluta come se fossimo lontani parenti ritornati in patria…e poi la visione.

Una signora intenta a controllare lo stato d'essiccazione delle proprie soppressate
Una signora intenta a controllare lo stato d’essiccazione delle proprie soppressate

All’uscita dalla Chiesa di San Michele, dopo aver ammirato i particolari interni dell’edificio (dall’altare, al crocifisso, passando per i candelabri e il solaio di legno inciso), la nostra visione ci lascia esterrefatti: come da didascalia, vediamo una signora (la stessa che ci aveva dato indicazioni) che con cura meticolosa controlla lo stato delle proprie soppressate. Sguardo attento e controllo a mano, per capire quanto tempo ancora rimane ai salumi prima di essere consumati. Lo scatto, realizzato in una frazione di secondo e senza essere visti (per non intaccare l’autenticità del momento), rappresenta il senso delle tradizioni di un posto, la cultura di una comunità e la conservazione di certi riti culinari.

La campagna come fonte di reddito
La campagna come fonte di reddito

Come abbiamo già detto, qui la vita scorre in modo più lento rispetto a come siamo abituati, scandita dalla luce del sole. Ritornati in piazza, incrociamo un uomo col trattore che si immette nei piccoli vicoli. Gli andiamo dietro e riusciamo ad imprimerlo su memoria prima che svanisca, ‘rapito’ dalla fitta rete di vicoli.

Un cane ed un gatto che vivono in perfetta armonia
Un cane ed un gatto che vivono in perfetta armonia

Un posto incantato, dove persino un gatto ed un cane vivono in perfetta armonia, senza nessun dissidio. Certo, alcune zone del piccolo borgo vivono di un certo grado di abbandono strutturale che le amministrazioni dovrebbero farsi carico, ma la bellezza c’è, si vede con gli occhi e si sente con l’olfatto.

Dalla Chiesa, si domina la vallata sottostante. Qui un casolare, immerso nella fitta vegetazione, ci ricorda la vita agreste di un tempo.
Dalla Chiesa, si domina la vallata sottostante. Qui un casolare, immerso nella fitta vegetazione, ci ricorda la vita agreste di un tempo.

Prima di andare via, ritorniamo nella zona della Chiesa di San Michele e ci accorgiamo della vista mozzafiato che ci fa dominare la vallata. La vegetazione è fittissima con una varietà di colori che fa assomigliare il tutto più ad un dipinto che ad una foto. Il casolare, oramai abbandonato, ci fa fantasticare sulla vita che un tempo si viveva in questi posti e che in parte, si vive ancora oggi.
Lontani dalla frenesia, dallo stress e a due passi dal mare.

Qui sotto invece, trovate le precedenti puntate di Calabria mia bellissima:

Il Borgo di Fiumefreddo Bruzio
La Chiesetta di San Lorenzo
L’abbazia del Patire

ANICH

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23 Gennaio Subsonica a Cosenza – Quattro chiacchiere con Max Casacci http://www.ciroma.org/max-casacci/ Sat, 16 Jan 2016 04:48:51 +0000 http://www.ciroma.org/?p=2040  

In vista del concerto dei Subsonica – Il 23 Gennaio, presso l’Auditorium Popolare di Cosenza-  dagli studi di Piazzetta Toscano abbiamo avuto una bella telefonata con Max Casacci, Chitarrista, Fondatore e Autore del gruppo torinese.

Quattro chiacchiere su cosa significhi portare “Una Nave in una Foresta” -l’ultimo album dei Subsonica (2014) – e su cosa accade quando questa foresta diventa un club, luogo dei concerti del loro ultimo tour, o anche un Auditorium Popolare, uno spazio liberato, gestito con l’impegno di uomini e donne libere, militanti, artisti, pezzi dell’associazionismo cittadino.

Si continua a parlare anche di Demonology, il progetto dancefloor di Casacci e Ninja (batterista dei Subsonica)

Passando per l’attivismo in quel di Torino, Casacci ci da il suo punto di vista anche sul cosa sia cambiato oggi nel fare musica rispetto agli inizi della strada dei Subsonica 20 anni fa.

Vi invitiamo quindi al concerto dei Subsonica, presso l’Auditorium Popolare, il 23 Gennaio. Un concerto che ripercorrerà 20 anni di carriera di uno dei più importanti gruppi musicali in Italia.
3 brani per ogni album, per ripercorrere la storia dei Subsonica o per imparare a conoscere il percorso del gruppo Torinese.

 

Sono attivi i seguenti punti vendita:
CPOA Rialzo (viale Parco)
Martedì, Giovedì e Sabato con orari dalle 18 alle 20.
Sede di Controverso (Università della Calabria)
Lunedì e Mercoledì con orari dalle 15 alle 18

 

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