cosenzavecchia – Radio Ciroma http://www.ciroma.org Fri, 13 Oct 2023 19:44:20 +0200 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.24 Speciale Rete Centro Storico http://www.ciroma.org/speciale-rete-centro-storico/ Sun, 28 Oct 2018 12:19:44 +0000 http://www.ciroma.org/?p=6966

Ai microfoni di Appunti di Sopravvivenza, Stefano Catanzariti racconta la nascita della Rete Centro Storico di Cosenza. Abitanti del quartiere, movimenti e singoli cittadini fanno rete, creando uno spazio di discussione pubblica su Cosenza Vecchia, le sue criticità e le sue ricchezze. 

Per maggiori informazioni sulle attività della rete vi invitiamo a seguire la pagina RETE CENTRO STORICO su Facebook

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Domenica 6 Maggio #InvasioniDigitali a Cosenza http://www.ciroma.org/domenica-6-maggio-invasionidigitali-a-cosenza/ Sat, 05 May 2018 09:18:52 +0000 http://www.ciroma.org/?p=6663  Domenica 6 Maggio come in tutta Italia anche nel centro storico di Cosenzaci saranno le Invasioni Digitali.

L'iniziativa è promossa da tre associazioni culturali cosentine: Interazioni Creative, RigenerAzione e Venti

COS'È INVASIONI DIGITALI?
Invadere un museo, un sito archeologico, un centro storico condividendo l’esperienza attraverso i social network: da questa semplice idea nascono le Invasioni Digitali. L’obiettivo è promuovere e far conoscere attraverso il web l' immensa bellezza del bene patrimonio scelto per l’invasione; i partecipanti armati di smartphone, macchine fotografiche e videocamere producono foto e contenuti digitali da condividere sui social con gli hashtag #invadiamocosenza #invasionidigitali e, grazie proprio a questa condivisione mirata, i tesori italiani spesso poco conosciuti riescono a ottenere un’ampia visibilità e diffusione.

QUANDO e COME?

Domenica 6 Maggio dalle ore 10.00 invaderemo insieme il tesoro a cielo aperto della città di Cosenza: il centro storico e il Museo Storico all'Aperto

PERCHÈ?

Un'invasione per focalizzare l'attenzione sul valore del centro storico, per scoprirne i luoghi simbolo della storia di Cosenza e conoscerne i personaggi che l'hanno animata in passato.
Un viaggio alla scoperta dei vicoli interni del centro storico, tra storia, eroi e popolazioni, che hanno reso grande Cosenza in passato.

Deborah De Rose di Interazioni Creative ai nostri microfoni ci racconta l'iniziativa:

      DeborahDeRose - Invasioni Digitali 2018

Per il programma dettagliato della giornata QUI l'evento Facebook 

Per ulteriori informazioni e contatti:

- interazionicreative@gmail.com – 349 4785643
- rigenerazione.cosenza@gmail.com – 333 6665674
- venti@ventiblog.com – 349 8516040

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Centro Storico:il portale di Palazzo di Tarsia sfregiato dall’incuria(AUDIO). http://www.ciroma.org/centro-storico-il-portale-di-palazzo-di-tarsia-sfregiato-dallincuria-audio/ Thu, 23 Nov 2017 10:58:06 +0000 http://www.ciroma.org/?p=4446 John B. Trumper e Marta Maddalon, in una lettera congiunta, denunciano l’assurda situazione del portale del palazzo di Tarsia sito in via Gaeta 30. Un manufatto di grande importanza storica che, come altri monumenti del centro storico della nostra città, è lasciato completamente all’incuria e all’abbandono da anni. Il sottopassaggio dopo l’incendio che lo ha colpito non è stato ripreso, i camion portantini hanno danneggiato il portale urtandolo più volte, l’Enel e la Telecom lo hanno perforato per far passare al suo interno i fili della corrente, durante la demolizione del palazzo crollato in via Gaeta le pietre lo hanno letteralmente bombardato. Sul portale del palazzo di Tarsia non è mai stato fatto nessun tipo di intervento pubblico o privato. Nella totale assenza delle istituzioni e degli organi competenti il patrimonio storico e culturale, del nostro centro storico e della nostra città, rischia di andare perso. L'antica Atene della Calabria rischia di trasformarsi in una landa desolata.Per fortuna ci sono cittadini interessati a recuperarlo e a valorizzarlo. Alleghiamo, di seguito, la lettera redatta da John B. Trumper e Marta Maddalon. Abbiamo ascoltato le parole di quest'ultima per far luce sulla vicenda. 

      Portale Palazzo di Tarsia, Marta Maddalon
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"A chi di competenza,

in seguito al continuo distacco di pietre dal portale del palazzo di Tarsia sito in via Gaeta 30, in qualità di abitanti nello stesso palazzo, si è proceduto a richiedere un parere esperto da parte di professionisti qualificati e si è fatta intervenire una ditta specializzata nel recupero e consolidamento di edifici storici. Tutti sono concordi nel mettere in guardia sull’estrema urgenza di un intervento, non solo per motivi legati alla salvaguardia di un manufatto di grande importanza e rilievo nella storia della città, bensì per l’estrema pericolosità del suo stato, visto anche che il transito da parte di alcuni abitanti sotto il portale continua. Si ricorda che, dato il cedimento evidente del pilastro di sinistra, dall’esterno, visibilmente incurvato, se malauguratamente questo cedesse provocherebbe la caduta dell’intero portale con conseguenze immaginabili per chi si trovasse nei pressi. Per questi motivi, i sottoscritti John B. Trumper e Marta Maddalon, chiedono di considerare la programmazione di un intervento urgente per puntellare il portale e evitare pericoli per passanti e residenti. Si tratta, ovviamente, di un intervento temporaneo il cui costo gli scriventi sono disposti a sostenete, entro limiti ragionevoli. Visto il pericolo reale, dato che concordiamo con il Signor Sindaco che i privati debbano prendersi cura del patrimonio culturale, per non essere coinvolti moralmente in danni a persone e cose, ribadiamo la nostra disponibilità per quanto ci è possibile. Chiediamo anche che si trovi il modo di superare il paradosso secondo il quale il privato è responsabile del mantenimento e del ‘restauro’ di opere di pregio presenti nella sua abitazione (qual è lo status di un portale?) ma non possa sostenerne i costi, come nel caso in oggetto. Una prima stima sulle opere da attuarsi si aggira concordemente sui 20-30 mila euro. Valga questa lettera per ‘scaricarci’ da responsabilità pratiche e morali su ciò che possa avvenire in caso di mancato intervento da parte degli enti pubblici o privati che decidano di non affiancarci un questa azione.”

In fede

John B. Trumper

Marta Maddalon

 


 

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Cosenza crolla e Franceschini non se ne è accorto. http://www.ciroma.org/cosenza-crolla-e-franceschini-non-se-ne-e-accorto/ Wed, 22 Nov 2017 11:13:45 +0000 http://www.ciroma.org/?p=4434 Il prossimo 27 Novembre, il ministro dei beni culturali, Dario Franceschini, sarà in città. Verrà a presentare il suo ultimo libro ‘Disadorna e altre storie’, edito da La Nave di Teseo. La presentazione avverrà proprio nel Centro Storico della nostra città. Sono anni che ormai, come Comitato Piazza Piccola, ci impegniamo per il bene di un quartiere nel quale le situazioni di disagio sociale si moltiplicano con il passare del tempo. Cosenza Vecchia è davvero “disadorna” perché vittima di “quelle altre storie” rappresentate dai continui crolli, dall’abbandono e dalla marginalità in cui è stata relegata. Vi sono, inoltre, innumerevoli edifici e monumenti, di inestimabile valore storico, che sono lasciati all’incuria e all’abbandono.

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Questo patrimonio è a rischio, l’incolumità degli abitanti del quartiere è a rischio. Ci auspichiamo che il ministro Franceschini non venga a fare solo una gita di piacere ma riesca a trovare il tempo per alzare lo sguardo, per guardarsi intorno e rendersi conto della gravità della situazione in cui versa il nostro Quartiere. Il Partito Democratico, di cui Franceschini è stato segretario, è uno dei principali responsabili delle condizioni di degrado in cui si trovano i luoghi che viviamo quotidianamente. A chi serve l’ennesima passerella istituzionale fatta in vista delle prossime elezioni politiche? Il nostro quartiere non può e non deve essere carne da campagna elettorale. Chiediamo invece atti concreti, non parole, prima che sia troppo tardi, prima che il cuore antico della nostra città cessi definitivamente di battere.

Comitato Piazza Piccola

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Ultrà Cosenza Vecchia: Il nuovo stadio serve agli speculatori, non alla città http://www.ciroma.org/ultra-cosenza-vekkia-il-nuovo-stadio-serve-agli-speculatori-non-alla-citta/ Tue, 26 Sep 2017 16:09:08 +0000 http://www.ciroma.org/?p=3525 Uno dei temi principali che in questi giorni tengono banco nelle strade e nei bar della nostra città è la questione del nuovo stadio Marulla. Un progetto che già l’anno scorso venne annunciato dall’amministrazione comunale, e che oggi, grazie allo studio di fattibilità che presenteranno a Roma, pare possa cominciare a diventare una realtà. Noi come gruppo siamo sempre stati scettici sui progetti e sulle promesse delle amministrazioni, non per questione di colore politico, ma perché le tragedie ed il disagio che ogni giorno viviamo nelle case del nostro quartiere ci hanno fatto capire che le tante promesse e i tanti progetti in pompa magna altro non sono che fumo negli occhi di chi come noi la mattina si deve alzare per guadagnarsi da vivere. Per questo siamo scettici appena sentiamo di proposte e progetti di grandi opere, non ci fidiamo e spesso e volentieri gli eventi ci hanno dato ragione in questi anni. Vogliamo intervenire in questa questione dello stadio, perché crediamo che come ultrà del Cosenza, dobbiamo avere una minima voce in capitolo all’interno di questo progetto, non per altro lo stadio è stato per tanti di noi una casa, un luogo da dove emanciparsi, un luogo dove poter conoscere nuove persone e crescere con ideali forti, per noi lo stadio è tutto, è più di un luogo fisico è qualcosa che solo chi è ultrà veramente può capire. E per questo crediamo che anche a noi bisogna dare delle spiegazioni in merito, e lo vogliamo fare ponendo una serie di domande all’amministrazione, domande che ci siamo posti tra di noi, e domande che crediamo si siano poste tanta gente della nostra città tra una birra ed un caffè.

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La prima questione che ci risalta subito agli occhi è la questione dei posti, in una provincia grande come la nostra, con un pubblico che nell’ultima partita di play off con il Pordenone ha visto 11000 persone affollare il Marulla, nel nuovo progetto si parla di uno stadio da 11 mila posti con un ampliamento massimo di 16000 posti, come mai questa scelta? Quale progettualità c’è per il calcio a Cosenza? Ci sembra che la scelta sia poco lungimirante a prescindere dagli andamenti della squadra degli ultimi anni, se dovessimo andare in serie A ci sarebbe sicuramente un’affluenza molto più ampia della capacità dello stadio che si vuole realizzare, poi cosa succederà? Ne faremo un altro?. Ed ancora, ci chiedevamo, chi gestirà questo stadio? Il comune non sarà più gestore ma gli verrà corrisposto un affitto da una società di gestione, non poteva rimanere in mano al comune? Come mai si preferisce questa soluzione aziendale, a misura della speculazione, che ci pare più favorire i soliti invece che costruire uno stadio a misura dei tifosi? Qual è il prezzo che la città dovrà pagare? Quali regole detterà per l’utilizzo dello stadio il Paperon de’ Paperoni che ne diverrà concessionario? Quanto bisognerà pagare per organizzarvi un concerto o qualsiasi altro evento? Sarà un impianto per un pubblico di soli ricchi, sulla scia di quanto già avvenuto in altri contesti? L’unica cosa che riguarderà noi comuni mortali sarà il fatto che dovremmo pagare il debito che rimarrà, perché il credito sportivo e Invimit stanno facendo un prestito che tale società di gestione dovrà ripagare, quindi alla fine gli indebitati rimarremo sempre noi, e se la società di gestione fallisce viene chiuso lo stadio? Visto le aree commerciali previste, il museo del club e tutto quello che ci sta intorno questo stadio sarà effettivamente sostenibile? Si calcolano 15/30 anni di ammortamento e se non dovesse essere così? Cosa succederà al nostro tanto amato stadio? Ed ancora le attività sportive oltre il calcio che al momento affollano i magazzini dello stadio come la Boxe Popolare che fine faranno? Un’esperienza importante come quella verrà spostata per fare spazio ad un Decathlon? Ci saranno dei settori con prezzi popolari? oppure bisognerà seguire le linee aziendali e quindi pagare biglietti esosi per poter sostenere le spese dello stadio? Noi pensiamo che uno stadio così pensato non serva a nessuno, il Marulla aveva bisogno di una ristrutturazione normale, di un adeguamento degli impianti, di favorire l’accesso dei disabili a tutti i settori, e soprattutto di un progetto sportivo serio, che al momento latita. Questi progetti ci convincono sempre di più che da qui a poco vedremo uno stadio a misura della speculazione e lontanissima dei tanti tifosi del Cosenza.

Cosenza Vecchia 1989
Old Drunkards

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