Questa vicenda rappresenta l'ennesimo abuso di stato. Ancora una volta le forze dell'ordine commettono una vera e propria infamità ed insabbiano la verità sentendosi protetti dalla divisa che indossano. Per la digos di Vicenza Luca avrebbe battuto la testa contro un cancello ma la realtà dei fatti è chiaramente un altra. Nella società odierna veniamo continuamente schedati e identificati da dispositivi di controllo che si acuiscono sempre di più. Forse è arrivato il momento di chiedere con insistenza e determinazione l'applicazione del numero identificativo sulle divise.
Diverse curve si sono mobilitate per chiedere giustizia e verità per Luca Fanesi, vogliamo unirci anche noi a quest'ondata di solidarietà e ci auspichiamo che Luca possa continuare a lottare da ultras e possa riprendere presto il suo posto sui gradoni.
Abbiamo ascoltato Giorgio della Curva Nord Sambenedettese.