rende – Radio Ciroma http://www.ciroma.org Fri, 13 Oct 2023 19:44:20 +0200 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=4.9.24 Altre Forme di Vita #01 http://www.ciroma.org/altre-forme-di-vita-01/ Mon, 14 Oct 2019 09:48:32 +0000 http://www.ciroma.org/?p=7158 Prima puntata della nuova stagione di Altre Forme di Vita,il magazine culturale di Radio Ciroma in onda ogni venerdì dalle ore 11 ed in replica il Sabato alle ore 16.

 
In questa puntata:

  • I 40 anni del Villaggio Europa di Rende (dal minuto 18:42)
  • le iniziative di Fridays for Future Cosenza (dal minuto 43:03)
  • prossima presentazione di Wu Ming 4 a Cosenza ( da 1:13:05)
  • l'Associazione Nitida presenta il corso di fotografia presso il DAM dell'Università della Calabria  ( da 1:34:42)

Buon Ascolto

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Da giovedì a Rende “Arts for Equality” http://www.ciroma.org/da-giovedi-a-rende-arts-for-equality/ Tue, 20 Mar 2018 13:40:16 +0000 http://www.ciroma.org/?p=6161 In occasione della settimana contro il razzismo da Giovedì 22 Marzo si apre a Rende "Arts for Equality" tre giorni di incontri e iniziative culturali contro l'intolleranza e le discriminazioni, realizzate dal Comune di Rende in collaborazione con molte associazioni dell'area urbana e le diverse comunità che abitano il nostro territorio. 

Radio Ciroma seguirà da vicino le iniziative con interviste, incursioni radiofoniche ed una speciale programmazione musicale dedicata alla musica del mondo, ogni giorno a partire dalle ore 18.

Simona De Maria ai microfoni di Cafe Istanbul presenta Arts for Equality 

      Arts for Equality - Simona De Maria

Giovedì 22 Marzo alle 9:30 al Cinema Garden - proiezione del documentario "IBI" di Andrea Segre 

Il corso di laurea magistrale in Scienze della cooperazione del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Unical presenta agli istituti superiori rendesi il documentario di Andrea Segre realizzato in collaborazione con Matteo Calore con le immagini di Ibitocho Sehounbiatou, “Ibi” protagonista della storia, artista nigeriana approdata a Castelvolturno.
Alla proiezione seguirà il dibattito con gli studenti al quale parteciperanno la ricercatrice Maria Francesca D’Agostino e il ricercatore Maurizio Alfano. Modera l’incontro la giornalista Simona De Maria.

      presentazione IBI - Maria Francesca D'Agostino

 
La visione di “Ibi” sarà poi dedicata alla città sempre al Museo del Presente alle 19:30 per proseguire con il dibattito a cui parteciperà il co-regista Matteo Calore.
La serata si concluderà con il laboratorio di cucina magrebina e senegalese.


Venerdì 23 Marzo, sempre al Museo del Presente alle 16:30 spazio ai più piccoli con il laboratorio di letture interculturali a cura di Teca.
La lettura sarà live e corredata da immagini e musica. In particolare saranno proposte letture per bambini e ragazzi della tradizione nord europea, africana ed asiatica.
Si prosegue con l’esposizione d’arte migrante e la sfilata di costumi tradizionali a cura delle associazioni Daawa, comunità nigeriana e ASeCo.

 
Il centro d’accoglienza Amos presenterà, poi, lo spettacolo teatrale “Indovina SE viene a cena” esito del laboratorio di teatro-danza canto e doppiaggio svolto dagli ospiti del CAS di Arcavacata.
Lo spettacolo è stato scritto con gli ospiti del centro, ed è occasione originale per evidenziare attraverso l’ironia gli stereotipi e i pregiudizi esistenti nella nostra società.


Sabato 24 marzo, sempre al Museo del Presente, si comincia alle 16:30 con il laboratorio “Girotondo di danze” a cura di Benessere Bambino e con la collaborazione della comunità brasiliana.
Il Laboratorio propone ai bambini un viaggio immaginario tra le culture e i popoli del mondo attraverso le danze tradizionali dei vari paesi. 


La giornata conclusiva di Arts for equality proseguirà con la premiazione del concorso “ColoraRende” promosso dall’assessorato alla cultura del comune di Rende in collaborazione con l’associazione Sottosuolo e rivolto agli studenti delle scuole secondarie di primo grado presenti sul territorio comunale, dal titolo “Tanti modi di essere uguali: vivere insieme in una città inclusiva e anti-razzista”.

 

Per il programma completo e gli aggiornamenti segui la pagina Arts for Equality

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Sciopero dei docenti, se ne discute all’ Unical (AUDIO) http://www.ciroma.org/sciopero-dei-docenti-se-ne-discute-all-unical-audio/ Wed, 20 Sep 2017 10:59:41 +0000 http://www.ciroma.org/?p=3430  Dallo scorso 28 agosto, circa 10 mila docenti di 79 università scioperano per il blocco degli scatti stipendiali.
Questo sciopero riguarderà non solo le ragioni prettamente economiche ma denuncerà anche i tagli che in questi anni si sono abbattuti tanto sulla ricerca quanto sul diritto allo studio. Le università si stanno trasformando in vere e proprie aziende dove gli studenti e i ricercatori vengono ridotti a mere merce e dove si tenta sempre di più di escludere tutti coloro i quali provengono da famiglie con un reddito relativamente basso. Tutto ciò è finalizzato a creare forza lavoro a basso costo funzionale alle logiche di sfruttamento e competizione che alimentano il neoliberismo.


Questo sciopero ha radici profonde, la riforma Berlinguer-Zecchino, ha inaugurato le famosa 3+2, Tremonti, la Gelmini ed il governo Renzi, attraverso le loro politiche di austerità, hanno mosso un attacco mirato alle università. Da anni assistiamo alla chiusura dei corsi di laurea, alla diminuzione dei servizi, alla chiusura delle biblioteche, agli alloggi che costano sempre di più a causa delle crescente speculazione edilizia, al progressivo aumento delle tasse. Il nuovo calcolo dell’ ISEE ha alzato i valori dei nuclei familiari e così facendo sempre meno studenti possono accedere alle graduatorie per le borse di studio.

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Questo sciopero può rappresentare una nuova possibilità per ritornare ad essere un elemento di rottura all’ interno delle università? E’ possibile collettivizzare la protesta ed allargarla anche alle altre componenti universitarie per evitare di cadere in uno sterile corporativismo?


Su questo tema, domani, alle ore 17, presso l’ aula liberata del cubo 18 dell’ Unical, si terrà l’ iniziativa denominata “ University Crack”, promossa da Progetto Azadi. La discussione verrà moderata da Fortunato Cacciatore ed interverranno: Giso Amendola, professore ordinario dell’ Università di Salerno, Elisabetta Della Corte, ricercatrice dell’ Unical ed Oscar Greco, precario della ricerca dell’ Unical.


Abbiamo ascoltato proprio quest’ ultimo ai nostri microfoni.

      Intervista Oscar Greco

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IGreco e Area Urbana. L’opposizione dei movimenti http://www.ciroma.org/igreco-e-area-urbana-lopposizione-dei-movimenti/ Wed, 25 Nov 2015 10:43:21 +0000 http://www.ciroma.org/?p=1939 Nell’intervista fatta al Sindaco Manna Venerdì 20 Novembre, il primo cittadino chiedeva le motivazioni per cui bloccare il progetto della costruzione dell’Ospedale Privato del gruppo iGreco. Non possiamo non rispondere ad un tale invito. Innanzi tutto un tale progetto, che si nutre del campanilismo più becero, è antagonista a quello del nuovo Ospedale Pubblico dell’Area Urbana. Ci sfugge la ratio di un progetto politico/amministrativo che porti alla programmazione della costruzione di due Ospedali, uno Pubblico ed uno Privato (solo nella proprietà visto che sarà convenzionato e quindi finanziato con fondi regionali) nello stesso territorio, salvo che ancora oggi si considerino Cosenza e Rende come due entità amministrative in concorrenza senza accorgersi dell’esistenza nei fatti di un’unica città. Che senso ha, Sindaco, chiedersi se il nuovo Ospedale sarà di Cosenza o dell’Area Urbana? Non è che stiamo pensando in maniera lungimirante che ogni paesino debba avere il suo ospedaletto? E perché non ogni contrada? Certamente, ed in questo ci autodenunciamo, la nostra prospettiva è inficiata dalla nostra visione politica: non si specula sulla salute. In questo senso prendiamo a prestito le parole di Gino Strada (forse un personaggio da voi stimato): “La politica, anche con la corresponsabilità di parte della classe medica, va detto, ha introdotto nella sanità il profitto. Ha trasformato gli ospedali in azienda. Oggi il medico, o l’istituzione sanitaria, viene rimborsata a prestazione, che è una follia, una follia razionale, una follia scientifica e anche una follia etica. Perché adesso si mette il medico in condizioni di dover fare, o di ambire a fare, più prestazioni perché cosi più si guadagna. E quindi l’interesse diventa che la gente stia male, cioè che abbia bisogno di più prestazioni, per cui si inventano nuove malattie, si prescrivono cure che non hanno senso, si fanno interventi chirurgici inutili. Ma tutto questo perché? Perché l’obiettivo non è più la salute, è il fatturato”. Questo pensiero riprende l’articolo 32 della nostra Costituzione, che recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti”. Non possiamo che essere contrari al fatto che il diritto alla salute possa essere posto sul mercato, che oltre al costo del servizio ci possa essere un di più che remuneri il profitto aziendale. L’acqua, il cibo, il lavoro e la salute non sono merci. Se questa posizione di principio ancora non bastasse possiamo appellarci alla grande speculazione che si cela dietro questa operazione e che investe i più grossi potentati politico/economici di questa città. A fornirci la prova di questo è lo stesso Sindaco che durante l’intervista si lascia sfuggire un consiglio a quelli del PD: prudenza. State buoni voi che avete intrallazzato fino ad oggi perché ora è il nostro turno. Badate alle vostre azioni, esorta il primo cittadino, perché “potremmo approfondire molto il discorso sull’urbanistica e lo strumento delle varianti”. Eppure questo era il progetto elettorale del “Laboratorio Civico” fare finalmente chiarezza su quello che è successo a Rende negli ultimi decenni sul fronte del mattone, ma poi si vince e le cose cambiano. Meglio riservarsi un asso nella manica attraverso il quale tenere a bada il voto delle opposizioni fin troppo implicate in quelle storie, un dossier da utilizzare come strumento di lotta politica. Ma a noi, per fortuna lontani dalle beghe di palazzo, non sfugge il fatto che l’affaire Ospedaletto avrebbe tutto il diritto di rientrare in un corposo capitolo di questo fantomatico dossier.  Allora Sindaco, rinunci, per il bene della collettività, a questa operazione, rinunci all’ulteriore cementificazione di un territorio già mortificato, prenda le distanze dalla stretta mortale di una classe politica indecente e di un’imprenditoria spregiudicata e predatoria interessata solo al proprio tornaconto. A noi non servono nuove strutture, serve che si tuteli il nostro diritto alla salute dalla speculazione privata, che si potenzino i servizi gratuiti esistenti ed aumenti la qualità delle prestazioni insieme all’accessibilità per tutti, in primo luogo per gli impoveriti relegati nelle periferie esistenziali da un sistema generatore di precarietà, isolamento e sfruttamento.

PrendoCasa Cosenza

Comitato Autonomo Territoriale Villaggio Europa

Comitato di Quartiere Piazza Piccola

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