Un articolo (Riace e i colori di Atene) a firma di Salvatore Settis, archeologo e storico di levatura mondiale, nell’inserto domenicale del “Sole 24 Ore” ha gettato nuova luce sullo stile dei bronzi di Riace e sul loro aspetto policromatico. Secondo Settis, inoltre, «Chi concepì i due bronzi si sforzò di caratterizzarli, mediante i copricapi e l’armamento, come due ben distinti eroi di rango, un Greco e un Trace». Quindi i due bronzi sarebbero in relazione narrativa tra di loro.
Datata la loro creazione (committenza pubblica) intorno al V secolo avanti Cristo, le due statue erano dirette nell’Urbe dalla Grecia ormai conquistata dai Romani. Si presume che arrivarono nel mare difronte Riace a causa del naufragio della nave romana che le trasportava nel Mediterraneo.
Τέχνη – spazio radiofonico sulle identità locali venerdì rappresenta i#bronzidiRiace, un vero e proprio simbolo della nostra identità e cultura.
Dopo il restauro la loro presenza è stata richiesta nelle più importanti occasioni, dalle Olimpiadi fino alla recente edizione milanese dell’Expo, ma noi siamo orgogliosi di poter ribadire dai microfoni di #RadioCiroma che chi vuol vederli deve recarsi a Reggio Calabria, al museo della Magna Grecia, tanto caldeggiato dal padre dell’archeologia Paolo Orsi.
Ospiti telefonici della puntata: Stefano Mariottini (sub scopritore), Claudio Sabbione (stile e storia) e Roberto Spadea (restauro e valorizzazione).
STAY TUNED! A PARTIRE dalle 12.00 venerdì 23 ottobre sulle frequenze 105.7 (area di Cosenza) di Radio Ciroma oppure in diretta streaming su www.ciroma.org