Cultura

-MEETING NAZIONALE DELLO SPORT POPOLARE- 21-22-23 OTTOBRE -COSENZA-

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In questi 16 anni di appassionante e faticosa costruzione della palestra popolare di Cosenza, abbiamo preso a pugni il razzismo, la solitudine, le diseguaglianze sociali. L’incontro con compagne e compagni del restante territorio italiano, ci ha offerto la possibilità di conoscere esperienze formidabili e persone meravigliose. Il cammino che abbiamo compiuto e che stiamo continuando a percorrere, è un’esperienza che va ben al di là dello sport. Per noi rappresenta una pratica militante, una ricerca continua dei linguaggi adeguati a confrontarci con i soggetti sociali con cui ci relazioniamo nei quartieri della nostra città, e oltre. In questo senso, concepiamo la boxe e le altre attività che nella palestra dello stadio “S. Vito” si svolgono come un osservatorio per comprendere la complessità del presente. Così attribuiamo alle nostre iniziative un significato politico, nel senso antico del termine. Lo sport popolare offre una straordinaria possibilità di osservare il mondo, coglierne i cambiamenti ed evitare di trovarsi impreparati dinanzi alle numerose incognite che questa esistenza ci può riservare. Da qualche anno, siamo tra i promotori del Coordinamento Nazionale dello Sport Popolare (CONASP), del quale fanno parte solo alcune delle decine di realtà sportive sparse sul territorio nazionale ed è per questo che stiamo cercando da un po’ di tempo di allacciare contatti, costruire collaborazioni, con realtà sociali a volte solo apparentemente distanti da noi. Ci siamo resi conto che, per fortuna, esistono miriadi di esperienze collettive impegnate a costruire giorno dopo giorno autonomia, democrazia, partecipazione, dignità. Pensiamo di rilanciare una serie di riflessioni: – sullo Sport Popolare, legata al concetto di qualità e quindi per esempio di come in ambito sportivo i compagni in questi anni abbiano acquisito competenze e professionalità, messe a disposizione della collettività, in luoghi lontani da qualsiasi forma di discriminazione sociale, razziale, religiosa, di genere, e a prezzi accessibili alle masse popolari. – sulla questione dell’auto-reddito, in contrapposizione alla bieca logica del volontariato fine a stesso e a volte considerato come “indicatore” di militanza, tralasciando che molto spesso gli stessi compagni, per sbarcare il lunario, si trovano fagocitati dal circuito delle palestre commerciali, cioè da un sistema che attua logiche di sfruttamento del lavoro e deputate esclusivamente al business e al profitto. – sul tema dell’affiliazione alle Federazioni sportive delle varie discipline. In questi anni si è formata una linea di demarcazione netta tra chi è a favore e chi è contro, che ha dato origine a uno scontro inutile e sterile. – sulla presunta forzosa internità delle palestre popolari agli spazi autogestiti. Ci chiediamo se sia opportuno e giusto che le strutture in cui pratichiamo attività sportive siano solo funzionali agli equilibri e alla tenuta sociale dei luoghi liberati. Se, in sostanza, pretendere che lo sport popolare diventi pertinenza esclusiva del terreno della militanza in senso stretto non rischi di indebolire le potenzialità catalizzatrici di soggettività sociali distanti dai linguaggi dei movimenti che lottano per abbattere il presente stato di cose. Non esiste la possibilità di perdere il contatto con una varietà di soggetti che vivono e crescono all’esterno degli spazi autogestiti, se pensiamo di impiantare le nostre palestre solo all’interno dei medesimi? La situazione attuale di movimento presenta una grande frammentazione che va affrontata con chiarezza. Non vogliamo che questo laboratorio sportivo e sociale diventi un luogo di scontro e divisioni funzionali ai poteri. Da alcuni mesi stiamo programmando per l’inizio dell’autunno 2016 un meeting delle diverse realtà che in Italia praticano gli sport in modo spontaneo ma organizzato, aprendosi a una pluralità di soggetti che, per effetto delle gravi disparità esistenti nella società odierna, sarebbero esclusi da qualsiasi accesso alle attività fisiche, ludiche, agonistiche.
Vorremmo avere il piacere e l’onore di ospitare a Cosenza, VENERDI 21 OTTOBRE,
SABATO 22 OTTOBRE, DOMENICA 23 OTTOBRE, le associazioni e i gruppi che
promuovono programmazioni ed eventi sportivi di ogni tipo: le squadre di calcio nate negli
spazi autogestiti, nelle curve del tifo organizzato, nei quartieri delle metropoli e delle
periferie; quelle di rugby, cricket, pallavolo e basket, nonché quanti come noi amano il
pugilato, la kick boxe, le arti marziali e le tecniche di autodifesa.
Ci piacerebbe, in queste tre giornate, divertirci insieme, giocare, confrontarci sul
presente e sui possibili sviluppi futuri del movimento dello sport popolare.
Se siete interessati a partecipare, vi preghiamo di far pervenire la vostra adesione ai
seguenti contatti:
Boxepopolare@Virgilio.it
Pagina facebook: https://www.facebook.com/boxe.popolare/?fref=ts

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