I numeri sono importanti. Parlano in maniera efficace e sono immediati, due qualità fondamentali della modernità. Allora partiamo da questi: decima edizione, 7 mostre, 230 opere, 90 ospiti, 60 incontri 40 espositori e oltre dodicimila presenze in città in poco più di 3 settimane. Il premio Andrea Pazienza e una fiera dell’editoria. Ancora, una scuola del fumetto con 8 corsi attivati per 3 mesi di attività con nomi italiani e internazionali di tutto rispetto. Stiamo parlando de Le strade del paesaggio, il festival del fumetto che si è svolto a Cosenza tra settembre e ottobre e che ha chiuso i battenti qualche giorno fa discutendo di “Satira e libertà di espressione” con la redazione di Charlie Hebdo.
Questi numeri dicono chiaramente che il Festival è cresciuto nel corso degli anni, in termini di offerta e di risposta da parte del pubblico e che ha avuto un indubbio riscontro tra appassionati di fumetto e cittadini. Ma a dirla tutta nell’intervista a Luca Scornaienchi e Luca Ardenti, rispettivamente direttore artistico e organizzativo del festival, non abbiamo parlato affatto di numeri e i due non sembravano nemmeno tenerci troppo.
Nell’intervista che trovate linkata qui sotto sentirete di com’è nato un festival in una città del meridione con un nome così romantico e poco fumettistico e di come a Cosenza si cerchi di contrastare col fumetto e le sue forme narrative la dispersione scolastica e, al suo opposto, di valorizzare l’alto tasso di scolarizzazione puntando sulle scuole ad elevata specializzazione.
Abbiamo ragionato di maniere intelligenti e virtuose di collaborare con le istituzioni locali e anche di Culture e di Territorio e della capacità che questo festival dimostra di saperli reinventare. E infine di sviluppo, quel tipo a cui un territorio così ricco ed eterogeneo come quello calabrese deve puntare e che a casa CLUSTER si chiama LIBERTÀ.
Buon ascolto.
link
http://www.lestradedelpaesaggio.com/it/
http://www.clustersc.com/index.php
di GRAFF