Di seguito riportiamo il comunicato del Comitato Ambientale Presilano sulle ultime vicende relative alla discarica di Celico.
I COMPITI PER LE VACANZE
La discarica resta chiusa per almeno altri 60 giorni.
Il Presidente Oliverio ha reiterato il provvedimento di sospensione dei conferimenti in discarica. La decisione, a firma della Dottoressa Reillo, Direttrice del Dipartimento Ambiente, è giunta nel corso dell’Assemblea organizzata dal Comitato Ambientale Presilano, con lo scopo di attendere le disposizioni della Regione. Risultano smentite le dichiarazioni false dell’Amministratore delegato della Mi.Ga., Alessandro Brutto, prontamente riportate da certa stampa, che annunciavano in pompa magna la riapertura immediata dell’impianto di Celico.
Ma attenzione: ai gestori della discarica è stato richiesto di provvedere ad una serie di adeguamenti tecnici, terminati i quali l’impianto sarà riaperto, e sottoposto a controlli (speriamo più seri di quelli condotti finora). Il Dipartimento ambiente ha assegnato alla Mi.Ga. i compiti per le vacanze così che possa diventare la più brava della classe e riprendere a lavorare a pieno regime.
Oliverio non ha perciò mantenuto le promesse fatte dopo l’incontro del 21 giugno. Il Dipartimento Ambiente, almeno per ora, non sta lavorando al fine studiare le anomalie presenti nell’AIA rilasciata e individuare tempi e modi per determinare la chiusura definitiva dell’impianto illegale della Mi.Ga. di Celico. Né sono state accolte, per il momento, le proposte operative e tecniche del pool “presilano” che spingono, è chiaro, anche in questa direzione.
Quella di oggi, dunque è solo una tregua, e sappiate che la Presila non si accontenta di tregue, esige punti fermi. Dobbiamo dunque ribadire e ricordare al Presidente Oliverio che nessuna prescrizione tecnica può risolvere davvero il problema, ovvero la non attendibilità della Valutazione dell’Impatto Ambientale rilasciata alla discarica illegale di Celico.
Pertanto occorre che la Regione Calabria avvii al più presto un procedimento di riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale, percorso più volte suggerito e (chissà perchè?) finora mai contemplato dal Dipartimento Ambiente e sopratutto escluda la discarica dal circuito pubblico dei rifiuti.
Abbiamo ascoltato l' ingegnere e attivista Italo Romano.