Calabria, comunità, immigrazione, Politics

La “capatosta” di Riace raccontata in un libro coinvolgente.

Su Riace si dice e si scrive di tutto, spesso non con dati di fatto, spesso per partito preso, spesso ancora per distruggerne l’esperienza come avvenuto negli ultimi giorni. Mimmo Lucano con il suo modo di fare e di essere, suscita invidie e gelosie politiche e attira attorno a se cattiverie ed odi di ogni genere pur di far spegnere il sogno utopico da lui realizzato assieme a tantissimi cittadini, gente semplice ed anonima, e amori sfrenati.

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Se Lucano si fosse legato ad un carro politico, se fosse stato ossequioso verso le istituzioni, se si fosse inginocchiato alle autorità religiose, se avesse fatto davvero il sindaco, facendosi i fatti suoi, ebbene oggi nessuno lo disturberebbe e nessun magistrato si sognerebbe di inviargli avvisi di garanzia o ispezioni. Ma chi è davvero Mimmo Lucano, che persona è , cosa davvero pensa ? Ebbene ecco provvidenziale come non mai un libro, scritto da una giovane giornalista reggina, sconosciuta forse ai più ma ben conosciuta negli ambienti giornalistici e in quella area militante ambientalista, antirazzista, antifascista che è stata sempre vicina a Mimmo Lucano e che si è conosciuta in Calabria per le lotte contro la ‘ndrangheta, il ponte sullo stretto, la verità sulle navi dei veleni. Si chiama Tiziana Barillà ed ha un metodo di inchiesta al quale dovrebbero fare riferimento tutti coloro che si dicono giornalisti d’inchiesta .Con pazienza certosina, silenzi monacali, in punta di piedi,la Barillà, ha seguito passo passo, come un’ombra, Mimmo “u curdo” studiandone la psicologia, il metodo di lavoro e naturalmente il pensiero. Ne esce fuori una biografia, autorizzata, secca, netta, precisa che mostra il vero volto di questo sindaco ribelle segnalato fra le 50 personalità più importanti del mondo . Si scopre leggendo il bellissimo libro, scritto come se fosse un romanzo di Garcia Marquez, che Mimmo Lucano è una persona normale e che quello che lui ha fatto a Riace si potrebbe ripetere pari pari in qualsiasi altro paese d’Italia e d’Europa.


Tiziana Barillà, da scrittrice sognatrice, rende umano Mimmo Lucano, che non vuole essere un mito, una leggenda o qualcosa d’altro, mettendolo a terra smitizzandolo da quell’aurea miracolosa che si pone, quasi spontaneamente su chi realizza qualcosa di diverso e unico. Nel libro si legge la storia di Mimmo Lucano dalla sua infanzia alla militanza attiva, si legge dei suoi rapporti con i genitori, col paese, con la politica, con gli amori, scoprendo un Lucano normale, simile a tutti noi, con quella capatosta tipica dei calabresi che ci porta spesso a sognare, a fantasticare e a lottare contro i mulini a vento. Ma Tiziana va oltre Mimmo, e non si ferma alla sua esperienza. E qui il libro diventa non più romanzo , ma storia vera. L’esperienza di Riace e di Lucano viene inserita nel contesto geografico e storico della Calabria. Riace non sta in cielo ma nella locride, nel reggino, nella Calabria, ed ecco che il libro prende una piega diversa. Si sente nelle pagine , tutto il peso della ‘ndrangheta, dei morti ammazzati, delle leggi anti mafia, dei cortei di uomini coraggiosi che hanno preceduto l’esperienza di Mimmo, si sente l’urlo di una terra bistrattata, sofferente, repressa nel sangue.

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Ed è leggendo queste storie che si capisce quanto l’esperienza di Riace sia gigantesca, perché Lucano non si è occupato, come si crede, solo degli immigrati, ma soprattutto dei suoi concittadini, attraverso la restituzione dei beni comuni prima in mano della mafia, dell’acqua resa pubblica, della raccolta differenziata fatta con gli asini, dell’ambulatorio medico, delle tasse ribassate. Un lavoro racchiuso in 150 pagine dove non solo si dimostra come Mimmo Lucano sia una capatosta, ma come anche giornaliste e scrittrici come Tiziana Barillà lo siano. Grazie Tiziana per questo lavoro, del quale tutti noi avevamo bisogno, ma grazie soprattutto per aver dato la possibilità a tutti coloro che vogliono conoscere la vera storia di Riace , di poterlo fare, sapendo che è un rapporto veritiero, giusto, leale, non solo con questo sindaco ribelle, ma con la storia della Calabria intera.
Tiziana Barillà – Mimì capatosta, Mimmo Lucano e il modello Riace- Fandango libri

Francesco Cirillo

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