Mediterronia Festival è l'evento culturale che non c'era.
Già nota con il nome di Casale di Fuscaldo, chiamata successivamente Guardia Fiscalda, Guardia dei Valdi e Guardia Lombarda, solo in anni più recenti ha preso la denominazione attuale di Guardia Piemontese. L'aggettivo "piemontese" del nome, deriva dall'origine valdese della popolazione locale, la quale a causa della povertà, dell'intolleranza religiosa e delle persecuzioni subite nelle proprie terre, in Piemonte, dovette fuggire alla ricerca di un luogo più sicuro e ospitale e si trasferì in Calabria dove fondò il paese di Guardia. Altre comunità di valdesi si stabilirono in alcuni paesi vicini, a Montalto Uffugo, e a San Sisto dei Valdesi.
I Valdesi arrivarono in Calabria tra il XII e il XIII secolo dal Piemonte, provenienti soprattutto dalla Val d’Angrogna e dalla Val Pragelato. Gli abitanti di Guardia Piemontese vissero senza conflitti per due-tre secoli con le comunità cattoliche circostanti. Dopo la loro adesione alla riforma protestante il cardinale alessandrino Michele Ghislieri (futuro papa Pio V), deliberò che venissero annientati sia i valdesi del Piemonte sia quelli della Calabria. Scatenò così contro di loro una crociata e li stermino. [1]
La persecuzione religiosa si portò, in tempi antichi, fino nella parte antica di Guardia (il cosiddetto "paese") con scontri e violenze e l'uccisione di gran parte della popolazione, comprese donne e bambini. I pochi superstiti scampati al massacro furono costretti alla conversione. Rimane a tal testimonianza la porta del sangue, chiamata così dal 5 giugno 1561, oltre ai nomi delle strade che ricordano tali fatti storici.
Dopo questo excursus storico, che narra sinteticamente alcune delle vicende più drammatiche e significative della storia valdese in Calabria, presentiamo dettagliatamente il progetto nato con l'idea di restituire al centro storico di Guardia quella qualità negatale nel tempo, dalla poca memoria all'inezia di alcune amministrazioni locali, che hanno preferito lucrare e soddisfare i propri interessi a scapito del gran valore culturale che risiede in anni di storia, costumi e usanze, che come il tempo ci insegna vanno scemando e cadendo nel dimenticatoio.
Noi ciromisti, sensibili alla causa, siamo venuti a conoscenza di questa storia e abbiamo conosciuto uno dei giovani al servizio del sapere e della crescita culturale. Il suo nome è Davide Tundis, che abbiamo allegramente intervistato insieme al nostro caro Umberto. Dall'intervista (di cui sarà possibile ascoltarne il podcast caricato su questo articolo in fondo), ci si accorge facilmente quanto egli sia entusiasta di portare avanti un evento simile, che Guardia non vedeva da lungo tempo. Davide lavora per il centro culturale Gian Luigi Pascale che può essere considerato un punto di documentazione della storia dei Valdesi in Calabria e in particolare a Guardia Piemontese, nonché un centro di attività sociale e culturale a beneficio della cittadinanza. Riaperto circa otto anni fa, grazie alla volontà della tavola Valdese, di cui il padre di Davide, uno dei fondatori del centro culturale, dichiara che il principale compito del centro culturale è stato quello di recuperare la tradizione popolare dell'abito occitano, del quale come ci racconta, l'unica a conoscerne l'autentica abilità di tessitura fosse soltanto un'anziana signora, che ha tramandato il modo di cucire l'abito così come è stato per lunghe generazioni. Il suo augurio è che chi possegga una grande forza di volontà possa riaprire botteghe in paese cosicché possa riprendersi l'economia che è appartenuta un tempo a quelle genti. Il centro si impegna a portare avanti questa istanza e prova ne è il Museo dell'abito allestito all'interno del centro culturale e le numerose iniziative e convegni culturali promossi, che hanno visto la partecipazione di numerose persone accolte da tutte le parti del mondo, di professori e Università che hanno arricchito di contributi storici e culturali questo paese della Riforma.
Radio Ciroma è felice di collaborare insieme alla realizzazione di questo importante evento che vede la partecipazione di artisti, fotografi, attori, musicisti e appassionati di ogni genere. Sabato 4 Agosto trasmetteremo le frequenze di radio Ciroma in streaming da Piazza della Strage per inondare l'etere di buona musica. Ci aspetteranno tanti ospiti, passeremo dagli stretti in una parata di strada artistica, con giochi e mirabilia di ogni genere, dall'osservazione notturna del firmamento attraverso uno degli strumenti inventati dal pioniere del pensiero scientifico e del metodo sperimentale, ovvero, Galileo Galilei, riconosciuto padre della scienza moderna. Dopo questo formidabile passaggio, Mediterronia vi aspetta tutti/e all'anfiteatro comunale, con degli imperdibili appuntamenti, dal teatro alla musica, per concludere insieme questo magnifico giorno.
Ci tengo ad aggiungere una nota equivoca, senza la quale non è possibile comprendere il gran lavoro, le energie investite per la realizzazione di questo evento, ovvero il fatto ineludibile, per cui ci ritroviamo assorbiti in questa full immersion, quasi 24h su 24h, io "il vostro anonimo filosofo Wagner", Umberto, Marcio e Davide, e del tempo che stiamo passando insieme, che ci conduce all'insopportabilità reciproca e all'odio mosso d'amore... Nah, stavo scherzando, ci stiamo divertendo e speriamo vi divertirete anche voi. E con la speranza che l'invidia non ci fermi, perché come in tutte le iniziative virtuose e gratuite c'è sempre chi vuole metterci il bastone fra le ruote, ma nua ni tiramu a loru cu tuttu u bastuni, nell'incessante movimento.
Gli impegni si spostano, Mediterronia no!!!
Di seguito la programmazione alcuni degli appuntamenti
Podcast dell'intervista
Ah, dimenticavo Mediterronia è completamente gratuito!
[1] Anacleto Verrecchia: Giordano Bruno, la falena dello spirito, Editore Donzelli, Roma, 2002, p.43.