Tiritera

Il suono degli ‘Alice Tambourine Lover’ nel nuovo ‘Like a Rose’ (Recensione)

 

ARTISTA: Alice Tambourine Lover
TITOLO: Like a Rose
USCITA: Giugno 2015
ETICHETTA: Go Down Records

Ritorna sulla scena rock indipendente, il duo Alice Tambourine Lover, fuori per Go Down Records con Like a rose. Alice Albertazzi e Gianfranco Romanelli, parallelamente ad altri progetti, sembrano essersi affezzionati alla loro piccola creatura, dopo aver già pubblicato Naked Songs e Star Rovers. Il concetto che ruota attorno ad Alice Tambourine Lover, seppur arricchito rimane sempre lo stesso: abbassare i volumi del rock per rendere il tutto più introspettivo, oscuro, talvolta malinconico, giocando con le atmosfere folk e blues.
Ascoltando ‘Dancefloor’, traccia che apre ‘Like a rose’, si riesce a comprendere già qualcosa riguardo al loro sound: ad arricchire il tutto ci pensa poi la voce di Alice, graffiante e tagliante e di una malinconica bellezza difficile da eguagliare.

Il disco è l’esempio come anche abbassando i volumi o staccando del tutto gli amplificatori dai propri strumenti, si riesca comunque ad entrare nella testa dell’ascoltatore, creando un suono senza fronzoli ma con alcune connotazioni precise, come quello di essere desertico in maniera inverosimile. Si passa quindi dai suoni torvi di ‘Never boulevard’, a quelli più ipnotici come nel caso della title track arrivando a toccare le corde della sensualità, in questo caso sporcata dal blues, come in ‘Lonely’. A chiudere le otto tracce che compongono Like a Rose di Alice Tambourine Lover, ci pensa il passo stanco di ‘Before Me’: una ballad dove il folk prende il sopravvento.

Desertico, a basso volume, ipnotico, da tenere sotto chiave per notti pensierose, il nuovo album di Alice Tambourine Lover: un’altra buona prova per il duo che con la sua semplicità e onestà artistica si sta ritagliando un posticino nel panorama nazionale.

‘China’

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