L’Italia è il Paese delle tragedie annunciate, degli stati d’emergenza, degli allarmi inascoltati.
In questo quadro a tinte rosso sangue, quello troppo spesso malauguratamente versato da cittadini inermi, il territorio calabrese si inserisce come uno dei più dissestati a livello idrogeologico, edilizio, architettonico. E Cosenza, purtroppo, non fa eccezione.
Ci sono le condizioni precarie degli argini dei fiumi, i costoni di montagna a rischio perenne di smottamento, il Centro Storico afflitto da crolli, cedimenti, spopolamento, degrado. E proprio su Cosenza Vecchia vogliamo accendere i riflettori, quelli che l’Amministrazione Comunale ha deciso di puntare, invece, sulla riqualificazione della Cosenza dello struscio, delle luminarie, dei ponti. Sì, perché per dare corpo alle futuristiche idee del famigerato architetto Calatrava, i soldi si trovano, ma per mettere in sicurezza i palazzi del Centro Storico, per prevenire ulteriori crolli e scongiurare possibili vittime, l’Amministrazione risponde sempre picche. Stavolta, però, con la stagione delle piogge alle porte, gli abitanti del quartiere hanno deciso di ribellarsi. Basta crolli, basta degrado, basta opere inutili: serve un tavolo permanente che si preoccupi di ridare un pizzico di dignità alla parte più bella della nostra città, abbandonata da anni, a causa dell’indifferenza e dell’incapacità operativa mostrata dalle diverse amministrazioni succedutesi a Palazzo dei Bruzi.
Ieri sera, a “Piazza Piccola”, nel cuore pulsante del Centro Storico, numerosi abitanti del quartiere, assieme ad alcuni attivisti del Prendocasa, liberi cittadini, mediattivisti, rappresentanti di altre realtà di quartiere (Villaggio Europa, in primis), si sono riuniti per discutere, conoscersi, confrontarsi, avanzare proposte. Dal partecipato dibattito, alla presenza dell’architetto Cucunato del Comune, è emersa la forte volontà, da parte degli abitanti di Cosenza Vecchia, di mettere in campo azioni simboliche, e non solo, per spingere l’Amministrazione a prodigarsi, nell’immediato, per la messa in sicurezza dei palazzi già crollati, di quelli pericolanti e per la rimozione delle macerie. Come Ciroma, da sempre interessati ai destini del Centro Storico, continueremo a monitorare la situazione, offrendo la nostra solidarietà concreta e fungendo da megafono per le istanze di protesta lanciate, a gran voce, dagli abitanti del quartiere, ormai stanchi di tollerare una situazione di emergenza, che va avanti da anni.
Perché, ricordiamolo, Cosenza Vecchia non è solo quella dei lustrini occasionali, ma, soprattutto, di chi la vive, ogni giorno, e di chi vorrebbe tornare a ripopolarla.
G. B.
Di seguito, riportiamo la versione integrale del comunicato firmato dal Comitato di Quartiere “Piazza Piccola” e dal Prendocasa Cosenza:
“Una nutrita rappresentanza di cittadini di Via Gaeta e Via Bombini riuniti nel Comitato di Quartiere “Piazza Piccola” insieme ad alcuni attivisti del Comitato Prendocasa si sono incontrati per fare un sopralluogo nel Centro Storico e programmare le azioni collettive da attuare a breve per imporre all’attenzione pubblica la grave situazione in cui versano molti stabili, anche di interesse storico, che nell’imminenza della stagione invernale potrebbero subire altri crolli mettendo a rischio l’incolumità dei residenti. La politica delle grandi opere che dall’Europa si riverbera negativamente sui nostri quartieri spingendo le Amministrazioni a privilegiare le colate di nuovo cemento e la costruzione di cattedrali nel deserto che, dalla TAV Valsusina, al risorto Ponte sullo Stretto, dai vicini Parchi Acquatici ai nostrani Ponti, Planetari, Metrò e Piazze avveniristiche, sono capaci di incantare l’opinione pubblica distraendola dalle vere priorità e necessità del quotidiano. In una battuta: i soldi ci sono ma vengono spesi male. Nessun “buon padre di famiglia” investirebbe un centesimo nella carta da parati del salotto buono sapendo che presto le fondamenta della casa cederanno.
La criticità della situazione in cui versano gli immobili del Centro Storico ce la ricorda una delibera del Comune risalente addirittura al 1998 nella quale si intimava fortemente ai proprietari di provvedere alla messa in sicurezza degli stabili ricordando loro le responsabilità civili e penali a cui andavano incontro e minacciando addirittura la chiusura delle vie diventate delle vere e proprie trappole per gli abitanti del Quartiere. Da allora solo macerie e per fortuna solo quelle.
Le richieste dei cittadini sono chiare:
1) mettere subito in sicurezza gli stabili pericolanti; 2) rimuovere le macerie di quelli già crollati;
3) istituire un tavolo permanente sul Centro Storico capace di attivare le migliori energie della città per programmare le azioni a medio e lungo termine necessarie per la soluzione definitiva di questa emergenza infinita.
In assenza di una celere e convincente risposta da parte dell’Amministrazione, il Comitato di Quartiere adotterà tutte quelle azioni, anche eclatanti, ritenute necessarie ad evidenziare il dramma che vive quotidianamente la Città Vecchia ponendolo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica e dell’agenda politica comunale, regionale e nazionale.
Magari potremmo cominciare proprio dal blocco della viabilità così come imposto dalla Ordinanza Comunale n. 91/ osg del 06/11/1998.
Prendocasa Cosenza
Comitato di quartiere “Piazza Piccola”