Calabria, cosenza, Politics

L’Hotel Centrale può ancora considerarsi un bene privato?

“Attuare e sostenere le politiche per l'emersione del lavoro irregolare e lo sviluppo locale attraverso attività di formazione, studio, ricerca ed osservatorio anche attraverso l'attuazione di progetti finanziati con risorse nazionali e comunitarie con l'obiettivo di valorizzare le risorse locali e favorire la crescita e l'innovazione dei sistemi locali e territoriali”, questo l’oggetto sociale della fondazione Field, un ente in house della Regione Calabria al centro di polemiche e inchieste giudiziarie. Nel 2010 il governatore Scopelliti nomina a presidente della fondazione, il missino Mimmo Barile. E’ la giusta ricompensa all’amico camerata che tanto negli anni aveva fatto per la causa della destra calabrese.
Peccato che Barile dopo pochi anni (2013) viene arrestato per aver sottratto 500.000 euro dal fondo della fondazione, facendosi rintracciare dalla Guardia di Finanza degli assegni in diverse banche e versati a noti professionisti.
Con i soldi destinati a precari e lavoratori a nero, Barile ristruttura l'Hotel Centrale, e costruisce quella nave abbandonata che oggi affaccia su Viale Mancini.

hotel centrale


Lavoratori dell’albergo da un giorno all’altro trovatisi in mezzo a una strada, e centinaia di euro usati per scopi personali, che poco hanno a che vedere con la vera ragione sociale di un ente comunque inutile come la Field.
La domanda sorge spontanea, l’Hotel Centrale può ancora considerarsi un bene privato? Può considerarsi un bene dei calabresi? O assisteremo ai soliti giochetti e tra un po quell’albergo andrà nelle mani di qualche creditore di Barile?

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