Anche durante il prossimo inverno saranno utilizzabili e attivi i due container della Protezione Civile calabrese che un anno fa, su iniziativa di Franco Corbelli sino al mese scorso delegato della Presidenza della Regione per la tutela e la promozione dei diritti umani, sono stati portati a Cosenza e installati nell’area ex Afor, in via degli Stadi.

Nei fatti lo scorso anno si sono dimostrati un assoluto fallimento, posti ai margini della città in una zona già fortemente disagiata, ad usufruirne solo pochissime persone.
Da fare accapponare la pelle i rigidi criteri selettivi messi in campo dalla premiata ditta Fedele Bisceglie-Franco Corbelli, i migranti con problemi relativi ai documenti e chi non era censito dai servizi sociali cittadini era categoricamente escluso. C’è una classifica dei poveri ? C’è chi può morire per strada perché non possiede determinati requisiti ?

Ennesima operazione di mera propaganda mediatica sulla pelle di chi vive per strada, di questi container ne hanno bisogno solo i soggetti in cerca di visibilità finalizzata a interessi personali.
Tansi e Oliverio credono di indossare la maschera dell’umanità e della carità di facciata con questa trovata ? perché poi sulle politiche per l’abitare tacciono ?.
A Palazzo dei Bruzi, invece ,Vigna e Occhiuto lunedì scorso hanno affermato di voler mettere in campo soluzioni strutturali a chi non ha un tetto sulla testa ma nei fatti si continua con le misure tampone.

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