Il Comune di Cosenza ha ordinato lo sgombero dei locali della Casa delle Culture, in cui sono esposti vestiti e oggetti d’epoca, per ospitare una mostra della Questura di Cosenza.
Lo spostamento delle opere è vincolato, da un decreto legislativo, ad una specifica autorizzazione che deve essere rilasciata dalla Soprintendenza.
Autorizzazione mai richiesta dal Comune di Cosenza che sta agendo senza seguire nessuna regola e senza interpellare Soprintendenza e donatori. Mario Pagano, Soprintendente dei beni culturali di Cosenza, minaccia di far intervenire le forze dell'ordine se si dovesse iniziare a spostare le opere. Chi eseguirà il trasloco ? saranno garantiti i livelli di sicurezza?
Interrogativi ai quali da Palazzo dei Bruzi si risponde con il silenzio, vergognoso.
Nessuna comunicazione inoltre è stata fatta alla proprietaria di sete, gioielli, immagini e rari manufatti che dovrebbero essere temporaneamente ‘sbaraccati’: Irene Telesio.
L’unica discendente della famiglia del filosofo del cinquecento.
pronta a riprendersi tutti i beni donati decenni fa. L'abbiamo intervistata ai nostri microfoni.
L'ennesima figuraccia dell'amministrazione Occhiuto, che in tema di politica culturale non ne azzecca una neanche per sbaglio. Basta leggere quanto da noi pubblicato in questi giorni per farsene un'idea.
Snobbare e ignorare la figura di Telesio, filosofo di caratura mondiale è sintomo di profonda ignoranza,ottusità e incapacità amministrativa.
Una vicenda assurda, una vergogna che se dovesse realizzarsi rappresenterebbe una macchia difficile da cancellare.
Si preferisce dare spazio ad una mostra della Questura di Cosenza e mettere in cantina opere di importantissimo valore. Ma cosa avrà da mostrarci la Polizia di Stato ? Il questore Conticchio prenda parola, in un sussulto di dignità, e metta fine a questa pagliacciata.
Se la famiglia Telesio trasferirà le opere altrove lui e il sindaco Occhiuto saranno gli assoluti responsabili e dovranno dare risposte ai cosentini.