ASSEMBLEA PUBBLICA - #DEFENDAFRIN
Mercoledì 31 gennaio ore 18:30
Aula Studio Liberata F4 - Università della Calabria cubo 18/c
Organizziamo la solidarietà ad Afrin e alla rivoluzione curda!
Da ormai dieci giorni l'esercito turco sta attaccando il cantone curdo di Afrin, nella Siria del Nord, con bombardamenti aerei e tentativi di invasione via terra che hanno causato decine di vittime sia tra i civili che tra i combattenti. Gli attacchi finora sono stati sostanzialmente respinti dalla resistenza popolare, organizzata dalle Unità di Difesa curde, del Popolo (YPG) e delle Donne (YPJ), e dalle Forze Siriane Democratiche (SDF), che denunciano l'utilizzo di armi illegali come il napalm e il bombardamento di campi profughi, ospedali, siti archeologici, abitazioni e altri edifici civili.
L'attacco della Turchia di Erdogan è diretto a colpire l'esperienza rivoluzionaria guidata dal movimento curdo nel Rojava (YPG/YPJ) e ispirata ai princìpi del confederalismo democratico (liberazione delle donne, convivenza tra i popoli, democrazia diretta ed ecologia).
Una rivoluzione basata sull'autogestione dei territori, dalle comuni di quartiere agli organismi regionali, che ha coinvolto le altre popolazioni nella Siria del Nord e ha combattuto duramente contro l'ISIS e le altre organizzazioni salafite e jihadiste. Le stesse organizzazioni (al-Nusra, Ahrar al-Sham, Jayish al-Islam) che oggi collaborano con l'esercito di Erdogan per l'attacco contro il Rojava.
L'aggressione ad Afrin è avvenuta con la complicità della Russia (responsabile dello spazio aereo), che ha ritirato le sue truppe appena prima dei bombardamenti aerei, e nel silenzio colpevole degli USA e dell'Europa, ancora una volta subalterni alle politiche genocide attuate dalla Turchia, che conduce gli attacchi con mezzi e armamenti di fabbricazione europea mentre stringe accordi cruciali per il commercio energetico russo-europeo (vedi gasdotto TAP).
In questo contesto, è necessario rompere il silenzio mediatico per denunciare l'ennesima azione criminale dello stato turco e affermare la solidarietà verso Afrin e la rivoluzione della Siria del Nord, a partire dalla prossima visita di Erdogan a Roma, il 5 febbraio, in udienza dal Papa.
Invitiamo alla più ampia partecipazione (individuale e collettiva) per poter organizzare insieme una serie di iniziative sul territorio universitario e urbano cosentino, anche in vista della prossima manifestazione nazionale della Rete Kurdistan, il 17 febbraio a Roma, per la solidarietà ad Afrin, per la libertà del leader curdo Abdullah Ocalan e di tutte le migliaia di detenute/i politici e per la giustizia in Kurdistan DefendAfrin - libertà per Ocalan e giustizia in Kurdistan
Progetto Azadi