Potevamo aspettarci che il PD e i suoi tanti esponenti impegnati in questa orrenda campagna elettorale si lasciassero scappare l'occasione di tirare in ballo la costruzione del terzo megalotto della 106 per promettere lavoro, tutela dell'ambiente e sviluppo? Potevamo, sì, certamente e lo abbiamo denunciato anche nelle scorse settimane.
Un'altra occasione ghiotta per una campagna elettorale ad uso e consumo di giullari di corte in vena di proclami vittoriosi la offre, infatti, proprio la decisione del CIPE di approvare il devastante progetto. Qualcuno si è mai chiesto se il CIPE ha offerto giusto una sponda politica per accaparrare voti considerato il fatto che questo è un organo di governo che risponde a logiche di partito e che se ci sarà un cambio di Governo varieranno anche le sue priorità?
Adesso, basta che Oliverio sbandieri ai quattro venti l'approvazione del progetto definitivo da parte del Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE) per assistere allo spettacolo immondo dei tanti subalterni che si affrettano a lodare le altissime virtù politiche del loro vassallo e del loro partito. Infatti, lo squallido giochetto ha le sue regole: tagliare con l'accetta i reali passaggi previsti dall'iter burocratico (ché tanto quegli ignoranti dei cittadini che ne sanno!) e raccontare alla popolazione di quanti sforzi sono stati fatti e di quali prodigi e prospettive di sviluppo si aprano per tutti i cittadini e i disoccupati dell'Alto Ionio. A proposito di prodigi: ma le casette previste nel progetto serviranno agli operai provenienti da dove?
Intanto, non disponiamo ancora del progetto esecutivo che attesti gli effettivi miglioramenti, laddove concretamente ne siano stati apportati. Tuttavia, possiamo aspettarci che non ve ne siano affatto. Poi il progetto dovrà essere sottoposto alla Corte dei Conti. La Corte dei Conti può impiegare fino a sei mesi per emettere la propria sentenza. Non è, ovviamente, certo che la Corte dei Conti esprima un parere positivo e dia, così, il suo benestare. La Corte dei Conti ha il potere di controllare la disponibilità economica effettiva e la congruità del finanziamento in relazione all'opera da realizzare.
Quand'anche la Corte dei Conti avrà espresso un parere positivo, bisognerà aspettare la pubblicazione del decreto di approvazione del progetto sulla Gazzetta Ufficiale. Questo è, si può dire, l'atto finale? No, perché entro 60 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, l'atto può essere impugnato presso il TAR.
Nel frattempo ci saranno state senz'altro le elezioni. Il nuovo Governo avrà intenzione di proseguire lungo il binario liberista tracciato dai precedenti? Intanto, cari cittadini calabresi, godetevi questo proclama elettorale, spacciato dai sindaci e dall'illustrissimo presidente della Regione Calabria per vittoria politica.
R.A.S.P.A (Rete Autonoma Sibaritide e Pollino per l'Autotutela)
Potere al Popolo