Oltre una anno fa, la giornalista del Tgr Calabria, Maria Elena Scandaliato, su denuncia del Comitato Prendocasa si occupò della drammatica vicenda della signora Paola.
Quest'ultima,costretta sulla sedia a rotelle e madre di due figli, vive in un alloggio ATERP a Rovito(Cs), insieme ai genitori. L'immobile non è dotato di ascensore, quindi Paola è sostanzialmente porigioniera all'interno della propria abitazione. Il commissario ATERP Mascherpa, incalzato dalla giornalista, si impegnò a risolvere entro un mese la difficile vicenda.
A distanza di oltre dodici mesi nulla è cambiato, Paola non può accompagnare i figli a scuola o fare una semplice passeggiata, addirittura è costretta a pagare per essere accompagnata a svolgere la propria terapia riabilitativa. L'abbandono è totale anche da parte del Comune di Rovito, il sindaco e consigliere provinciale Felice D'Alessandro (Partito Democratico) non ha sostenuto in alcuno modo Paola e la sua famiglia, nonostante il paese sia piccolo la distanza tra cittadini e istituzioni è siderale.
Un dramma senza fine. Ricontattato dalla Scandaliato, l'oliveriano di ferro Mascherpa, oltre a collezionare l'ennesima figuraccia, ha affermato che la pratica per la costruzione dell'ascensore che serva lo stabile è bloccata nella macchinosa burocrazia regionale ma che entro un mese dovrebbero iniziare i lavori. La gestione dell'Aterp,da sempre, è nelle mani di uomini incompetenti scelti dai diversi presidenti della Regione, un carrozzone che rappresenta una delle tante vergogne della Calabria, a dirlo non siamo noi ma anche i tribunali.
Quando si affronta il tema dell'edilizia residenziale pubblica non si può non fare riferimento ai fondi Gescal, milioni frutto delle trattenute sugli stipendi dei lavoratori, destinati alla manutenzione e alla costruzione di alloggi popolari ma utilizzati per altro, dalla costruzione dell'inutile sede di Vibo Valentia al Ponte di Calatrava.