Pubblichiamo il comunicato del Comitato No Metro e le dichiarazioni dell'attivista Delio Di Blasi.
Un uomo solo al comando della città? Questa non è democrazia. Le regole che garantiscono la partecipazione democratica dei cittadini alla vita pubblica, sono state stracciate impunemente dal Sindaco Occhiuto. Proprio colui che dovrebbe tutelare il rispetto della democrazia diretta, colui che da primo cittadino dovrebbe essere il “garante” del rispetto delle leggi, ha tradito i cittadini e gli elettori.
Lo scorso 12 giugno, in occasione della sottoscrizione dell’accordo di programma che dava, di fatto, il via libera alla costruzione della metropolitana, il Comitato NoMetro ha ufficialmente protocollato una petizione con oltre 200 firme per chiedere l’indizione di un referendum sulla realizzazione dell’opera.
Sono trascorsi oltre 3 mesi dalla presentazione della petizione e tutto tace.
Nulla sull'Albo Pretorio, nulla ci è stato comunicato formalmente e nessuna informazione ci viene data dagli organi competenti, eppure, lo Statuto Comunale parla chiaro. Il Sindaco - sulla base di quanto stabilito dal “Titolo II ,Forme di Partecipazione Capo I, Art.8 Consultazioni, petizioni e proposte, Comma 1” – aveva l’obbligo di inviare entro 30 giorni la petizione all'organo competente, che, a sua volta, avrebbe dovuto pronunciarsi nel merito della richiesta entro i trenta giorni successivi, dandone poi immediata comunicazione attraverso l'affissione negli appositi spazi e, comunque, informandone tutti i firmatari.
Nulla di tutto ciò è avvenuto.
Nel rispetto della legalità e per garantire che il primo cittadino rispetti la legge e le richieste dei cittadini, attraverso l'Avv. Rossella Barberio, abbiamo inviato al Sindaco una formale diffida ad adempiere agli obblighi statutari in materia di partecipazione dei cittadini. Ovviamente, qualora il Sindaco non dovesse ottemperare, proseguiremo nella nostra azione legale, denunciando eventuali comportamenti omissivi agli organi competenti.
Bisogna avere il coraggio politico di assumersi fino in fondo le proprie responsabilità, spiegando ai cittadini le ragioni per cui ciò avviene. Siamo dentro la patologica abitudine del peggiore personale politico calabrese di assumere impegni con gli elettori per poi dimenticarsene e fare tutt’altro. E' giusto che vengano chiamati i cittadini a pronunciarsi sulla necessità di realizzare un’opera i cui costi esorbitanti graveranno sulle generazioni future. I sindaci passano, ma le tasse comunali restano. Nessuna parola a tutela della democrazia è stata pronunciata dalle opposizioni in Comune? Troppo impegnati a spartirsi con il Sindaco questa “torta” a discapito della cittadinanza? Un VERGOGNOSO silenzio.
Come cittadini vogliamo che per primo il Sindaco rispetti la legge, pertanto, successivamente alla diffida, qualora dovesse palesarsi la chiara volontà di ostacolare il referendum, oltre alle procedure legali, il Comitato procederà autonomamente ad avviare subito la raccolta delle firme necessarie per indire direttamente il referendum. Non si può consentire che le regole che garantiscono la partecipazione democratica dei cittadini nelle istituzioni vengano stracciate. Non si può lasciare che 160 milioni di € pubblici vengano sprecati per l’ennesima, inutile grande opera i cui costi di gestione esorbitanti graveranno per decenni sui cittadini di Cosenza.
Non abbiamo bisogno di grandi opere. Non vogliamo uomini soli al comando!