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Area ex-Officine: speculazione e interessi privati dietro il silenzio di Occhiuto ?

L’area delle ex Officine delle Ferrovie della Calabria, è stata strappata alla speculazione edilizia che ha interessato massicciamente tutto l’asse del Viale Parco. Un’area popolata con enormi difficoltà, da tante associazioni e realtà sociali che hanno come unico intento quello di sperimentare modelli economici e politici diversi che, partendo dal basso, si contraddistinguono per alcuni elementi centrali: la partecipazione, l’autonomia, e l’auto-organizzazione. Il sindaco Occhiuto nell’ultima campagna elettorale, che lo ha visto stravincere, condensò tutto, maldestramente, in un paragrafetto del suo programma dal titolo “la cittadella dell’economia sociale e solidale”.

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Già il nome non riesce ad includere la ricchezza e la varietà delle iniziative che si svolgono tra i capannoni e che vanno dalle attività del Centro Sociale “Rialzo” ai concerti dell’Auditorium Popolare, dall’Economia Solidale sperimentata dal GAS Cosenza (uno dei più antichi della Calabria) alle tante iniziative di riuso e riciclo, dalle associazioni delle comunità filippine, cinesi, marocchine e tunisine. Le ex Officine non sono solo luogo di economia, per quanto solidale, ma “incubatori” di solidarietà, conoscenza reciproca e scambio culturale.. All’esordio della sua consiliatura, oltre 6 anni fa, Occhiuto, durante una partecipatissima assemblea pubblica promise che in un mese si sarebbe proceduto a variare la destinazione d’uso dell’area per evitare che gli appetiti dei palazzinari potessero demolire quanto di buono fatto dalle associazioni, per impiantare un qualche altro Centro Commerciale. Di tutto ciò non si è saputo più nulla, ma il fiume carsico dei progetti e delle promesse, si sa, scorre sottotraccia e riemerge con tempistiche e modalità sconosciute.

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Inoltre, in quell’occasione, si evidenziò la contrarietà al progetto di edificazione di un’altra Chiesa nella Città di Cosenza, non per motivi religiosi ma di opportunità, anzi utilizzando lo stesso ragionamento che opponemmo al progetto dell’Auditorium di Peruginiana memoria. Basta dire che in poco più di tre chilometri (9 min di percorrenza dice Google Maps) sorgono tre importanti Parrocchie: San Francesco Nuovo, Cristo Re e San Nicola.
A seguito della sigla dell’accordo di programma firmato da Regione Calabria, Provincia di Cosenza, Comuni di Cosenza e Rende, ritorna in auge il tema dell’Area delle Ex-Officine. Quel pezzo di terra dovrebbe essere costeggiato, infatti, dalla metropolitana di superficie. Nell’accordo, firmato lo scorso giugno, si legge (cfr. punto 5.5.5 dell’art.3) che l’Area, di proprietà delle FdC, doveva essere ceduta, entro tre mesi dalla firma dell’accordo stesso, al Comune di Cosenza, con il vincolo dell’“esclusivo uso pubblico”. Inoltre, il Comune si impegnava (cfr. punto 4), entro 60 giorni, di fornire alla Regione il “progetto completo di fattibilità tecnica ed economica delle opere a esclusivo uso pubblico che si andranno a realizzare”.

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Sono passati tre mesi ma da Palazzo dei Bruzi continua il silenzio. Cosa intende si intende per “uso pubblico” ? Perché le realtà che vivono l’area non sono state ancora interpellate? Cosa aspetta la giunta Occhiuto a esprimersi ?

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