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Scuola, polizia nelle aule, la rabbia degli studenti

Questa mattina gli studenti e le studentesse di Cosenza si sono visti irrompere nelle loro scuole pastori tedeschi e divise blu. In una città dove regnano corruzione, malapolitica e malaffare, il questore Conticchio e il procuratore Spagnuolo non hanno niente di meglio da fare che interrogare centinaia di giovani che frequentano le piazze di Cosenza e inviare la polizia a fare irruzione nelle scuole. Il tema della sicurezza nelle scuole è molto attuale, pensiamo per esempio al recente caso del Liceo Scientifico "Enrico Fermi" , in Calabria il 75% degli istituti scolastici necessita di interventi urgenti. E' possibile che per la questura e per i presidi delle scuole  la sicurezza degli studenti deve essere relegata esclusivamente a irruenti blitz della polizia? 

Pubblichiamo di seguito il comunicato del Collettivo Autonomo Studentesco. 

I giovani cosentini sono ormai da tempo presi di mira dalla questura e dal procuratore Spagnuolo per quanto riguarda lo spaccio (soprattutto di erba) in città, ne sono evidente testimonianza i bliz avvenuti sotto gli occhi di tutta la cittadinanza nei luoghi d'incontro dei ragazzi di Cosenza e Rende, passando al setaccio più di 150 ragazzi, ma nessuno poteva pensare che sarebbero addirittura arrivati ad invadere gli edifici scolastici.
Volanti, poliziotti in borghese e cinofila, retate e fermi di amici o conoscenti, hanno suscitato in noi studenti molte riflessioni e domande.
Possibile che se il vero problema di una citta come Cosenza sia lo spinello fumato a scuola o in qualsi altro luogo?
Cosa vuole dimostrare la procura attraverso questi controlli?
Si pensa realmente che la soluzione allo spaccio e al consumo di stupefacenti sia il fare retate, facendo passate adolescenti come narcos?
O pensiamo che possano far parte di una serie di azioni che facciano capire chi è che "comanda"?
L'unica certezza che possiamo avere è che questi blitz sono inaccettabili in una scuola pubblica, atteggiamenti intimidatori e repressivi che portano solamente alla criminalizzazione dei giovani.
La scuola è un luogo di formazione ed istruzione, o almeno così dovrebbe essere, non è possibile che per risolvere un problema si ricorra alle forze dell'ordine, che altro non fanno se non spaventare gli studenti, e non si riesca a creare e promuovere momenti di confronto e dibattito.
Noi studenti non vogliamo essere controllati in un luogo che dovrebbe servire ad informare e formare.

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Cose sicuramente non contemplate questa mattina al Lucrezia della valle, dove hanno fatto irruzione 3 camionette della polizia con più di 4 cani, per perquisire ogni singola classe dell'istituto, e non solo. Cominciando dal piano terra, hanno aperto borsellini, zaini e armadietti, arrivando fino ai bagni dove hanno smontato rubinetti e mattonelle, con una violenza immane, hanno continuato rovistando spazzatura, smontando porte e finestre, accompagnati dalle vicepresidi della scuola che hanno permesso questo terribile spettacolo senza battere ciglia.
Le divise blu e i loro fedeli pastori tedeschi non si fermeranno davanti a nulla e nei prossimi giorni torneranno sicuramente a fare visita al Della Valle, nel frattempo saranno sicuramente controllate altre scuole.
Militarizzazione, controlli e perquisizioni non sono accettabili, noi studenti non possiamo sopportare che venga fatta irruzione nelle nostre classi, nel nostro cortile, nella nostra scuola.
VIA LA POLIZIA DALLE NOSTRE SCUOLE!

Seguiranno aggiornamenti...
 

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