Adesso tocca a noi. Comitati civici e di lotta dell’Area Urbana, semplici cittadini e cittadine, operatori sociali e culturali, hanno deciso di fare fronte comune per mostrare alla città la loro contrarietà alle politiche dell’attuale Amministrazione Comunale. Un fronte già esistente, che da anni opera per rivendicare i diritti degli ultimi e accendere le attenzioni sui quartieri. Domani, domenica 29 ottobre, queste donne e uomini si ritroveranno presso il Teatro dell’Acquario, per condividere, ascoltare, immaginare, per dare vita a un percorso unico capace di partorire l’idea di una Cosenza diversa, di una Cosenza in cui le priorità non sono le grandi opere, ma i bisogni quotidiani delle persone che non arrivano a fine mese, non hanno un tetto sulla testa, ricercano da anni un lavoro. Le priorità sono altre, come più volte i comitati hanno ribadito. Un’assemblea che sarà aperta e dinamica, coordinata dalle realtà cittadine che l’hanno convocata: il comitato Prendocasa, il comitato Piazza Piccola, il comitato Villaggio Europa e quello No Metro. Siamo stanchi dell’assenza di trasparenza e dell’unilateralità con cui vengono spesi i soldi pubblici. Proponiamo una progettazione partecipata, un intervento diretto dei comitati cittadini nelle scelte che riguardano l’assetto attuale e il futuro di questa città. Stare uniti, tutti insieme, vuol dire dare vita a un contropotere reale in grado di smantellare l’atavico malcostume della “delega a tutti i costi”.
Se ho un problema e non posseggo santi in Paradiso, sono spacciato. Occorre ribaltare questa perversa visione, contrapponendo alla logica della rappresentanza quella della partecipazione diretta, dell’azione condivisa, della mobilitazione unitaria. Divisi ci disperdiamo, uniti siamo immensamente più forti di loro, di quei politici corrotti, di quegli speculatori, di quegli avvelenatori del territorio che stanno ammorbando e deturpando la nostra città. Se anche tu avverti questo senso di disagio e coltivi questo desiderio di ribellione civile, unisciti a noi, partecipa all’assemblea di domenica, crea un comitato di quartiere, condividi le problematiche della zona in cui risiedi. Cosenza cambierà realmente solo quando saranno i cittadini a essere realmente protagonisti. Le casacche non ci interessano, i cartelli elettorali li lasciamo in mano a qualcun altro, le poltrone ci disgustano. L’unico vera cambiamento può giungere dal basso, dall’auto-organizzazione, dalle forze che si uniscono perché sognano una scuola diversa, una sanità realmente funzionante, una casa per tutti, un territorio pulito, un reddito garantito, condizioni di lavoro dignitose, un Centro Storico senza più crolli, una Cosenza accogliente e solidale.