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Il Convitto nazionale abbandonato al degrado.Cosenza perde la sua storia.

Nella città vecchia si moltiplicano i casi di degrado e abbandono. Non lo diciamo per partito preso contro l’amministrazione comunale ma perché è la realtà che viviamo quotidianamente,il nostro intento è raccontare la città reale.
Ci preme su suggerimento di alcuni abitanti del quartiere e di Gabriella De Falco, presidente del laboratorio culturale “Cosenza che vive”, portare alla luce la situazione del complesso monumentale del Convitto nazionale di Cosenza, da anni sottoposto a lavori di ristrutturazione che subiscono interruzioni ripetute, durante le quali l'antica struttura cinquecentesca come è facile immaginare, continua a deteriorarsi . Da un anno a questa parte l'ennesima "STOP " ha lasciato ancora una volta i tetti scoperti ed esposti alle intemperie, senza alcun tipo di protezione, come si può vedere dalle foto.

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Questa problematica si trascina da molto tempo nell'indifferenza generale, e se chi di dovere non interverrà tempestivamente sarà troppo tardi. I lavori del complesso monumentale iniziarono nel 2011, con l’intento di individuare le cause dell’umidità, sarebbero dovuti terminare nel 2013 ma a oggi la realtà è un’altra.
Durante i lavori furono ritrovati reperti archeologici importanti e soprattutto muri di epoca romana realizzati con opus reticulatum ( una tecnica edilizia romana tramite cui si realizza il paramento di un muro in opera cementizia). Questi muri sono tutelati, che fine hanno fatto ? La soprintendenza intervenne attraverso dei rilievi e poi il nulla, la ditta fallì e la Provincia di Cosenza se ne lavò le mani.
Nonostante i lavori siano fermi, l’area cantierizzata costituisce un grosso problema pratico di mobilità per i residenti di Piazza archi di Ciaccio e via Gaetano Argento , bloccando parte di via Salita del Liceo.

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Un pezzo della nostra storia scomparirà a breve sotto i colpi dell’indifferenza e dell’ignoranza di chi dovrebbe amministrare Regione, Provincia e Comune. Il centro storico è Cosenza? la città pretende risposte.
Lunedi 27 il ministro dei beni culturali Dario Franceschini sarà in città, proprio nel centro storico, sarà l’ennesima passerella in vista delle prossime elezioni politiche o avrà il tempo per alzare lo sguardo e guardarsi attorno ?

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