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Il “Regolamento dei beni comuni” è fumo negli occhi.

Venerdì 24 novembre, verrà presentato il “Regolamento dei beni comuni della città di Cosenza”. L’incontro si svolgerà presso il Coni di Piazza Matteotti.

Al “dialogo sui beni comuni “ interverranno, oltre al Sindaco Occhiuto, l'Assessore al bilancio e alle politiche sociali, Luciano Vigna, la Consigliera comunale e delegata al Welfare, Alessandra De Rosa, inoltre Mariacarla Coscarella, direttore del CSV di Cosenza e Anna Laura Orrico, project manager di “Giovani&FuturoComune” e Gregorio Arena, presidente di Labsus.

Con l'iniziativa di domani comincia a prendere corpo la proposta di Alessandra De Rosa, di avviare anche a Cosenza le procedure per la costituzione dei Laboratori di sussidiarietà.

dialogo beni comuni

Laboratori di sussidiarietà – si legge sul sito del Comune di Cosenza- significa costruire comunità aggregate intorno ad attività di cura di beni comuni, nelle quali ognuno potrà profondere impegno, esprimere creatività, mettere a disposizione la propria intelligenza e spendere energie, insomma mettersi realmente in gioco in una modalità fattiva di partecipazione alla vita pubblica.

Ci siamo già occupati di questa vicenda dando parola alla consigliera De Rosa ed esprimendo le nostre perplessità.

Le istituzioni cittadine parlano molto del coinvolgimento delle realtà sociali che operano nei quartieri presentando questo “regolamento” come una importante possibilità, esempio di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica.

Nei fatti ci troveremo ad assistere all’ennesimo progetto calato dall’alto, a distanza siderale da chi vive la città, di partecipazione nemmeno l’ombra.

Nessun coinvolgimento delle realtà sociali e dei comitati, nessuno spazio di discussione aperto.

Un pacchetto già confezionato e pronto all’uso. E’ l’ennesimo specchietto per le allodole! A confermarci questo sono i “beni comuni” che Palazzo dei Bruzi ha pensato di inserire nel progetto.

Visitando il sito di “Giovani&FuturoComune” risultano essere: un magazzino in Piazza Piccola, Piazzetta Toscano, la statua di Telesio, il cubo 1 della Città dei Ragazzi e la Villa Comunale (villa vecchia). In cosa consiste “prendersi cura” di questi beni?

L’amministrazione investe milioni nelle “grandi opere”, dallo Stadio alla Metro, ignorando le esigenze e le priorità del territorio e qualcuno pensa di ricostruirsi una nuova verginità attraverso il “regolamento dei beni comuni” ?

L’associazione “Giovani e Futuro Comune” presentandosi afferma: “Quello che devo fare è sviluppare un’idea d’impresa, con il supporto di professionisti, mentor e coach, per valorizzare un bene comune, ritrovare la sua utilità sociale, dandogli anche un’utilità economica.” Consigliera De Rosa il fare impresa per lei è “forma concreta di partecipazione alla vita pubblica”?

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