Nell'area urbana cosentina e in tutta la Calabria continua l'emergenza idrica e il conseguente rimpallo di responsabilità tra Comuni, Regione Calabria e So.Ri.Cal (Società Risorse Idriche Calabresi s.p.a., società mista, in liquidazione, a prevalente capitale pubblico regionale).
Nonostante la pioggia si stia abbattendo sui nostri comuni, l’acqua continua a mancare. In diversi edifici e condomini la durata del servizio è di pochissime ore al giorno. A soffrire è anche chi abita nei palazzi dotati di cisterne private e cassoni condominiali. Per migliaia di cittadini sta diventando un’impresa riuscire a lavarsi, a cucinare e a bere l’acqua dei propri rubinetti.
Le responsabilità non sono addebitabili alla mancanza di piogge ma a chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica.
Quaggiù in Calabria – afferma Claudio Dionesalvi nella sua inchiesta- come altrove, le responsabilità sono umane, verrebbe da dire “politiche”, se per effetto della pessima qualità dei rappresentanti istituzionali che esprimiamo, questo aggettivo non avesse smesso di significare la possibilità concreta d’amministrare il territorio. La nostra acqua è gestita dalle multinazionali, affidata ad aziende locali che di pubblico hanno i soldi e di privato gli interessi. Si disperde nelle tubature marce che la trasportano da acquedotti fatiscenti ai sempre più depressi rubinetti delle nostre case.
I sindaci sono impegnati in conferenza stampe e appelli in cui tentano, prendendosi gioco dei cittadini, di dare le responsabilità della drammatica situazione ad altri.
Il Presidente Oliverio e il commissario di So.Ri.Cal Incarnato tacciono.
Le risposte non arrivano d nessuna parte.
Perchè i sindaci negli anni invece di usare i fondi europei per inutili grandi opere non si sono incatenati davanti al parlamento europeo ed ai delegati espressione dei loro partiti per chiedere che i medesimi fondi fossero utilizzati più proficuamente per la manutenzione e lo sviluppo dei servizi di base? Quanti tubi avremmo sostituito a Cosenza con i fondi del ponte Calatrava? Quanti tubi avremmo sostituito a Rende con i fondi impiegati per il Parco Acquatico? Quanti tubi al posto della metropolitana e dell'inutile Stadio?
Bisogna darsi una svegliata, o #DecidiamoNoi o Decideranno per Noi!
Sabato 2 dicembre alle ore 18:00, in via Arabia (Corso Mazzini-Cosenza), mobilitazione dei cittadini per denunciare la crisi idrica che attanaglia Cosenza e Rende.