Martedì 19 dicembre a Rende un Consiglio Comunale voluto dai consiglieri di minoranza su diversi punti di centrale importanza per la città. Ci soffermiamo sul primo: Sanità.
Assurdità. Da cittadini e cittadine attenti a tutto ciò che riguarda la vita della nostra comunità non possiamo non evidenziare che non c’è limite alle assurdità proferite dai nostri “delegati” di ogni ordine e grado. Mentre si parla di Area Urbana come di una realtà oramai non più differibile, poi si continua a giocare alla guerra tra campanili. Tutti uniti sull’Ospedale pubblico: “deve essere fatto a Rende”. Sulla clinica privata, invece, tanti di quelli che si dicevano contrari ora sono favorevoli al progetto solo per ergersi a paladini della difesa degli interessi di Rende contro il capoluogo bruzio. Gli stessi esponenti di Alternativa Popolare (alias Rende Centro Destra di cinghialosa memoria) che fecero naufragare il primo approccio del gruppo IGreco, oggi firmano un documento con le altre opposizioni dove si afferma che: “Per questi motivi riteniamo importante la volontà espressa dal gruppo iGreco di costruire una struttura edilizia che sarà destinata a clinica privata, nel territorio della nostra città. La sanità è un settore strategico nel Paese e nella nostra regione dove i livelli di assistenza sono molto carenti. Un intervento di alto profilo professionale dotato delle più moderne strumentazioni non può che essere il benvenuto.”
Ricordiamo che il progetto, caldeggiato e spinto dal Laboratorio Civico del sindaco Manna, era stato bocciato a causa della contrarietà dei gentiliani rendesi con la collaborazione del presidente della Regione Calabria. Sarà un caso il fatto che Pino Gentile è stato riconfermato vicepresidente dell’ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale? Trasversalismi calabri!
Oggi pare che si faccia la corsa a benedire la struttura, da destra a sinistra, tanto che la stessa maggioranza minaccia: vediamo chi osa ancora essere contrario al progetto!
Ci candidiamo noi, cittadini e cittadine che abitano i quartieri della città di Rende riuniti nel coordinamento territoriale #DecidiamoNoi. Non abbiamo interessi di bottega da difendere. Siamo stati l’unica voce contraria alla nascita dell’ospedaletto nella prima tornata e continuiamo ad esserlo per ovvi motivi. Al di là delle disquisizioni tecniche (area protetta, dissesto idrogeologico) e burocratiche (convenzioni, posti letto, varianti) che pure sono fondamentali, noi solleviamo un problema politico. Crediamo infatti fermamente che nei servizi pubblici primari – acqua, rifiuti, scuola, sanità – non dovrebbe esserci nessuno spazio per il profitto privato. A maggior ragione, ci diciamo contrari, quando ci troviamo di fronte ad una finta iniziativa privata capace di generare ampi profitti che derivano però, quasi unicamente, da risorse pubbliche.
Una struttura sanitaria che possa definirsi privata dovrebbe investire capitali propri e farli fruttare sul “mercato” attirando quei clienti facoltosi insoddisfatti dal servizio pubblico o desiderosi di un servizio personalizzato o alternativo. La sanità privata calabrese, al contrario, campa quasi esclusivamente sui posti letto convenzionati e quindi sovvenzionati dal contribuente attraverso la sottrazione di risorse e posti letto dall’ambito della sanità pubblica.
Riteniamo inoltre assolutamente contraddittorio il dibattito politico che quotidianamente interessa proprio il tema della sanità e che vede contrapposti i diversi schieramenti prima per localizzare il nuovo ospedale pubblico, alcuni esponenti del consiglio comunale rendese hanno fortemente criticato l’amministrazione per non aver fatto abbastanza pressione per ottenere la costruzione del nosocomio nelle terre oltre Campagnano, ed adesso, gli stessi esponenti, sgomitano sui giornali locali per sostenere, nella stessa area e con lo stesso bacino di utenza, la necessità della costruzione di una imponente Clinica privata.
Fate pace con voi stessi, per una volta, almeno quando si tratta della salute dei cittadini, non pensate agli appalti che verranno per la costruzione di queste strutture, non pensate a quanti clienti potrete soddisfare, non pensate a quali cordate appartengano queste famiglie del notabilato politico e imprenditoriale. Pensate a fare la cosa giusta per tutti i cittadini e le cittadine che pagano le tasse sperando di poter usufruire, quando toccherà a loro, di una sanità efficiente e di alto livello senza dover affrontare viaggi della speranza in altre Regioni.
Seguendo queste priorità, siamo assolutamente persuasi che la via giusta sia quella di una sanità svincolata da necessità di profitto sia pubblico che privato, svincolata da interessi familiari e di cordata, che pensi esclusivamente al buon funzionamento del sistema magari evitando di chiudere poli sanitari fondamentali nei territori montani e periferici e utilizzando le risorse pubbliche per incrementare il personale medico, paramedico ed amministrativo attraverso scelte di qualità e non clientelari. Mentre voi pensate agli appalti, noi aspettiamo in fila al Pronto Soccorso e spesso moriamo prima di poter fare gli esami clinici necessari. Agli esponenti della casta partitica tutta: Se avete un po’ di dignità residua vergognatevi!
Coordinamento Territoriale #DecidiamoNoi