Pubblichiamo, di seguito, il comunicato di Prendocasa Cosenza relativo al corteo cittadino svoltosi ieri sabato 23 dicembre:
Oggi 23 dicembre attraversiamo le strade della nostra città per accendere i riflettori e denunciare il dramma che centinaia di famiglie vivono quotidianamente. Il dramma di non avere un tetto sulla testa. Nella provincia di Cosenza ogni anno avvengono oltre 1200 sfratti, tantissime sono le famiglie che non riescono a pagare l’affitto e che sono costrette a vivere con poche centinaia di euro al mese. I sussidi che le istituzioni concedono sono briciole che non permettono certo di vivere dignitosamente. Da anni ci battiamo contro le politiche di macelleria sociale che le istituzioni, Regione in primis, mettono in campo relativamente alla questione dell’abitare. La giunta di Mario Oliverio e dell’assessore Musmanno negli anni attraverso i bandi per l’edilizia sociale ha regalato a imprenditori e palazzinari decine di milioni di euro senza rispondere al bisogno casa di migliaia di calabresi. La stessa legge regionale sul diritto all’abitare è una norma vecchia e distante dalla realtà, che non tiene conto dei nuovi livelli economici delle famiglie dentro la crisi. Per non parlare della gestione fallimentare e malaffaristica che da sempre distingue le ATERP, l’istituto per le case popolari. Istituzioni protagoniste attive di decenni di barbarie sull’emergenza abitativa e sulla gestione dell’edilizia residenziale pubblica, diventate bacino di clientela per tanti politici di questa terra. A Cosenza qualche mese fa l’assessore Vigna e il sindaco Occhiuto hanno presentato nuove azioni amministrative in tema di diritto all’abitare ma ancora molte promesse non hanno trovato seguito.
Un esempio fra tutti è dato dai promessi “alloggi di transizione”, dei quali non si vede traccia mentre in piena emergenza freddo centinaia di persone restano senza un alloggio, costrette a dormire all’addiaccio. Anche sull’autorecupero e sul e social housing si attendono risposte fattive. Il tempo degli spot da campagna elettorale e dei comizi è terminato.
Cosa intende fare il Comune per il diritto all’abitare? Speculare sui drammi di centinaia di famiglie o mettere in campo serie politiche strutturali che risolvano alla radice il problema? Regalare soldi ai palazzinari di questa città come avviene con gli affitti milionari a Scarpelli per l’emergenza abitativa o realizzare strutture recettive per tamponare questo problema? Quali sono le priorità per Cosenza? Realizzare grandi e inutili opere, tagliare sulla sanità, scuola e servizi pubblici, far ingrassare il partito del cemento, devastare il nostro territorio, o risolvere il problema delle persone che non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese e che sono costrette a vivere alla stazione? Per noi la risposta è chiara. Prima i bisogni della gente.
Prendocasa Cosenza