Apprendiamo che la nota famiglia crotonese, proprietaria della Discarica di Celico, risulta nuovamente tirata in ballo da intercettazioni e dichiarazione di pentiti.
Nella maxi operazione anti ndrangheta denominata "Stige", dove sono finite in manette più di 150 persone legate alle ndrine del crotonese, spunta nuovamente il nome dei Vrenna.
Secondo quanto riportato dagli organi di stampa (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/ndrangheta-rifi…/4086629/), sarebbero stati smaltiti illecitamente rifiuti ospedalieri. Nello specifico provenienti da Cosenza, dove casualmente una delle tante aziende "ambientali" della famiglia Vrenna gestisce le operazioni di raccolta e smaltimento dei rifiuti dell'ospedale della città Bruzia
(https://www.quicosenza.it/…/189571-ospedale-di-cosenza-rifi…).
Alla luce di questi nuovi sospetti, al netto di allarmismi e facili sentenze, siamo abbastanza preoccupati da quanto letto.
Quali tipologie di rifiuti potrebbero essere state sversate nella Discarica di Celico? Siamo sicuri che chi avrebbe dovuto vigilare, lo ha realmente fatto?
In una Regione in cui la linea di confine tra lecito e illecito appare sempre più sottile, rimaniamo fermamente convinti che l'impianto di Celico debba essere definitivamente chiuso, bonificato e tombato, per mettere la parola fine ad uno dei più grandi scempi ambientali calabresi.
Speriamo vivamente che la magistratura faccia chiarezza in merito a quanto trapelato sui media nazionali, e renda giustizia ad un territorio, quello calabrese, devastato dalla fame di potere della criminalità organizzata e dalla noncuranza di chi invece dovrebbe essere garante dei territori, nonchè della salute e del futuro di tutti i calabresi.
#ComitatoAmbientalePresilano
#NoDiscaricaCelico
#RitiroAIA