comunità, cosenza, Politics, Scuola

Edilizia scolastica: le carte parlano chiaro, basta prese in giro

Di questi tempi se ne sentono di cotte e di crude, in linea con la condotta di quasi tutti i politici di turno, (che poi tanto turno non fanno visto che sono sempre gli stessi), che danno fiato alle trombe nello sbandierare promesse che mai potranno mantenere, incuranti di tutto e di tutti; forse proprio per questo è opportuno che si faccia chiarezza, almeno in merito a una faccenda che vede coinvolte le Istituzioni scolastiche in proclami e affermazioni che poco hanno di concreto e di sincero e molto di improvvisazione e approssimazione.
Per chiunque non ne sia al corrente, ci riferiamo alle graduatoria di “Necessità di interventi manutentivi degli edifici scolastici” che vede coinvolte le strutture che accolgono il Liceo Scientifico “Fermi” e il Tecnico Commerciale “Pezzullo”; in tale graduatoria la struttura del Fermi precede quella del Pezzullo collocandosi al 119 posto contro la 159 posizione del Pezzullo.


Questa differenza di ordine e la priorità di interventi acquisita dal Fermi sul Pezzullo è stata erroneamente confusa come indice di maggiore sicurezza del Pezzullo rispetto al Fermi, con conseguente ma ahinoi erronea deduzione che il Pezzullo stia ampiamente al sicuro da punto di vista sismico rispetto al Fermi e a tutti gli altri Istituti che lo precedono in graduatoria.
Ci dispiace deludere tali persone che, oltre all’incompetenza, dimostrano di essere presuntuose e superficiali nelle osservazioni e nelle deduzioni.
Affinché si smetta di sbilanciarsi in affermazioni che tradiscono una imbarazzante (come dicevamo prima) incompetenza, illustreremo di seguito i criteri che vengono adottati per la compilazione della graduatoria di necessità pubblicata dalla Regione Calabria:
Il Punteggio complessivo attribuito alle diverse strutture dipende:
- Per il 40% dalle condizioni strutturali (ossia dalle condizioni delle strutture: pilastri, travi, solai, fondazioni);
- Per il 60% dai seguenti differenti elementi:
a) 20% per il numero di alunni che utilizza la struttura
b) 10% per il costo degli interventi di “ristrutturazione” richiesti
c) 4% per i tempi dell’intervento
d) 10% per gli impianti e l’inserimento ambientale
e) 16% per via del protocollo ITACA (una procedura per l’attribuzione di punteggio motivata da altri fattori che non ha senso approfondire in questa sede).

In sostanza un edificio potrebbe anche essere sul punto di crollare, meritando il 40% del punteggio per effettiva necessità di recupero strutturale ma contemporaneamente non avere praticamente alcun punteggio percentuale poiché l’edificio ospita pochi studenti, o importi, tempi, impianti e prot. ITACA trascurabili in rapporto ad altri edifici con vasta popolazione studentesca e fattori che potrebbero collocarlo in posizione prioritaria sfruttando, questi ultimi, l’attribuzione del 60% complessivo riservato in tali casi.


Per farla più comprensibile: supponiamo di dover attribuire al massimo 100 punti in graduatoria a due differenti Istituti (il 100 serve solo come esempio);
Ipotizziamo che il primo (per comodità edificio A) si trovi in condizioni fatiscenti con indice di vulnerabilità sismica così basso da richiederne la demolizione o comunque interventi strutturali radicali; in tal caso dei 100 punti attribuibili sicuramente 40 saranno quelli che gli verranno conferiti. Se però in tale edificio la popolazione studentesca è bassa e se i costi, i tempi di lavorazione, gli impianti ed il coefficiente derivante dal protocollo ITACA sono svantaggiosi, dei rimanenti 60 punti potranno attribuirsi solo pochi punti che nell’ambito della ipotesi formulata potremo supporre pari a 1 percentuale per ogni ambito; complessivamente all’edificio A si attribuiranno 45 punti sui 100 disponibili.
Ipotizziamo ora che il secondo edificio (per comodità edificio B) sia al contrario in buone condizioni strutturali per cui gli interventi richiesti si limitino ad alcuni recuperi locali; sotto tali ipotesi per la prima categoria di punteggio, all’edifico B non potranno attribuirsi che pochi punti percentuali, supponiamo 5; al contrario supponiamo però che la popolazione studentesca sia vasta e che importo da finanziare, tempi, Impianti e coefficiente “ITACA” portino al massimo la seconda valutazione; in tal caso all’edifico B dovranno attribuirsi 60 punti che sommati ai 5 punti percentuali dati per le strutture portano il punteggio complessivo a 65, nettamente superiore al punteggio dell’edificio A limitato a 45.


In conclusione, in una eventuale graduatoria di priorità di interventi, l’edificio B si collocherebbe ampiamente davanti all’edificio A, pur essendo strutturalmente migliore, con sicurezza sismica nettamene più alta, ossia verrebbero finanziati per primi i lavori per l’edificio B staticamente più sicuro, nonostante l’edificio A risulti pericoloso e a rischio di crollo.
Ciò detto, e da adesso in poi, si impari a leggere le carte per quello che esse realmente riportano e non per quello che si vuole forzatamente cogliere.
Un’ultima cosa: si smetta di prendere in giro gli studenti e i genitori!!!

Non sarebbe moralmente corretto anche se detto da un soggetto esterno alla Scuola, immaginiamo se poi a dichiarare tali inesattezze sono illustri rappresentanti del mondo delle istituzioni.

Docenti dell'istituto "Quasimodo-Serra"

Comments are closed.