Vogliamo esprimere delle brevi considerazioni sui fatti di oggi pomeriggio che hanno visto protagonisti alcuni comitati di quartiere e l’amministrazione comunale. Il comitato ha deciso di partecipare, anche se non c’è stata la possibilità di approfondire le varie tematiche, per ribadire un concetto a noi molto caro e che crediamo debba essere alla base della politica cittadina e non solo: la democrazia diretta. Nessuno può e deve impedire ai cittadini la possibilità di dire la propria e di incidere sulle scelte che riguardano la vita della città. Il diritto al dibattito e al confronto, la partecipazione attiva per la tutela della città e dei beni comuni e soprattutto la possibilità di creare e sperimentare forme nuove di esistenza e di resistenza.
Non ci crediamo portatori di verità assolute, così come possiamo essere in disaccordo con le istanze di altri comitati, ma riteniamo fondamentale che tutti possano esprimersi liberamente. La viabilità/mobilità è un ambito molto tecnico ma non pensiamo sia corretto che le persone subiscano passivamente decisioni prese altrove senza la possibilità di essere sentite e apportare delle modifiche. Le attività nate in diverse zone della città rappresentano, da una parte, un opportunità per tanti giovani di crearsi un futuro nella nostra terra e puntare su di essa per restare e resistere invece di emigrare e, dall’altra, possono diventare moleste per molte persone costrette a subire il caos del chiacchiericcio e della musica fino a tarda notte. Di sicuro siamo fermamente convinti che non possa essere la repressione, in una città come Cosenza, la soluzione a queste problematiche. Bisogna incontrarsi per discutere il problema e trovare soluzioni condivise; c’è bisogno di piccoli passi da entrambi le parti, capire e rispettare chi l’indomani dovrà lavorare o andare a scuola e capire che le tante attività che hanno aperto sono state motore di rivitalizzazione di alcune aree e un presidio costante che garantisce di vivere la città con sicurezza. Una politica che non è in grado di mediare, di discutere con i propri cittadini e che resta arroccata sulle sue scelte, alimenta e produce tensioni e guerre fra cittadini.
Riteniamo che quei cittadini e quei comitati che hanno “invaso” pacificamente il Comune per comunicare le proprie posizioni la difesa del proprio quartiere o della città, siano il cuore pulsante di Cosenza. Siamo convinti che solo se ci prendiamo cura dei nostri quartieri e dei beni comuni possiamo cambiare realmente le cose e costruire una coscienza critica capace di far ripsettare il territorio che viviamo. Tutto ciò, ovviamente, solo se fatto con verità e sincerità, con spirito leale e senza secondi fini. E’ arrivato il momento di prenderci l’autonomia che ci spetta e rifiutare la rappresentanza politica, farci portavoce di noi stessi, creare e organizzare la nostra forza e la nostra rabbia. Mantenere la nostra autonomia nei confronti di partiti politici è vitale, rifiutare ‘a MMASCIATA , U PIACIRI e l’uso clientelare della politica è l’unico modo che abbiamo per lasciare un futuro dove i diritti sono GARANTITI e non CONCESSI in cambio di voti e presenze. Bisogna cominciare a costruire spazi di discussione e di incontro che siano NOSTRI, liberi ed indipendenti. Sperimentare e pretendere delle forme di partecipazione diretta (Bilanci partecipati, dibattiti pubblici, regolamenti dei beni comuni etc..). Riprendiamoci la città per difenderla dagli abusi di un potere arrogante ed autoreferenziale, per voltare pagina e renderci protagonisti del nostro futuro, senza più delegare ad altri le nostre comuni responsabilità.
UNITI SI VINCE,
COMITATO PIAZZA PICCOLA