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Cosenza: l’oro nero di Barile

La città dorme, il silenzio della notte cupa viene rotto da un lupo che ulula ai sette colli. Non siamo nella Roma di Mafia Capitale, ma nella Cosenza capoluogo calabrese degli sfratti, della malapolitica e della corruzione. Tra la capitale e la città bruzia, negli ultimi tempi, esiste più di un’analogia. L' imprenditore Mimmo Barile, arrestato recentemente per bancarotta fraudolenta, rappresenta quella classe di politici e di speculatori nel campo dell'edilizia, legata da sempre ai loschi ambienti del neofascismo. Proviamo a tracciare un profilo di questo personaggio.

Mimmo-Barile


Barile inizia la sua carriera politica militando nel Movimento Sociale Italiano al fianco di Gianni Alemanno. Nel 1993, insieme a Roberto Bernaudo, noto esponente dell' estrema destra cosentina, mettono in piedi la "Lista per Cosenza" con la quale appoggiano l'allora candidato sindaco Giacomo Mancini nelle elezioni comunali.
A seguito della vittoria del socialista, i due diventano consiglieri comunali. Qualche anno più tardi, Barile passa nelle fila della nascente Forza Italia. Nel 1995 diventa consigliere regionale e capogruppo ,a Palazzo Campanella, del partito di Silvio Berlusconi .
Nel frattempo, stringe rapporti con Giuseppe Scopelliti, che a Reggio Calabria stava già lavorando al suo "modello". Lo stesso Scopelliti diventa presidente della Regione Calabria e concede a Barile la guida della Fondazione Field, ente “in house” della Regione.
Cosenza cambia volto velocemente, la piovra della speculazione edilizia avvolge la città dei bruzi e così gli speculatori prosperano all'interno di tutta l' area urbana. Barile costruisce l' Hotel Executive e successivamente, grazie alla Field, ristruttura l'Hotel Centrale, attualmente sotto sequestro, ubicato su Viale Parco, esempio lampante della speculazione edilizia nella nostra città. Barile verrà poi arrestato nel 2013 per un ammanco di 500mila euro dalle casse della Fondazione.

hotel centrale

Termina così il primo decennio del nuovo millennio e Cosenza passa in mano al centrodestra. Durante questo passaggio viene eletto sindaco Mario Occhiuto e, con Scopelliti alla Regione, il centrodestra mette le mani sulla Calabria. In questo contesto, l'ala più a destra del Popolo Delle Libertà organizza la marcia su Cosenza. Lo spettro del neofascismo si aggira nella nostra città. Una delle pagine più vergognose viene scritta quando proprio Barile invita a Cosenza Stefano Delle Chiaie. Il "Condor", noto esponente dell’estrema destra stragista, vicino ai bui ambienti dei Servizi Segreti, viene duramente contestato dagli antifascisti cosentini.

barile


Ecco chi è Mimmo Barile, l'imprenditore camerata che ha sempre goduto della protezione dei poteri forti, veri reggenti di Cosenza, della Procura, della Magistratura. Tuttavia, lui non è il solo. 
Cala di nuovo la notte, un lupo ulula ai sette colli. Non siamo nella Roma di Mafia Capitale, ma nella Cosenza capoluogo degli sfratti, della malapolitica e della corruzione.

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