“Con la delibera n. 454, del 17 ottobre scorso, l’Azienda ospedaliera di Cosenza ha ratificato il protocollo d’intesa con iGreco Ospedali Riuniti s.r.l. per il servizio di Interruzione Volontaria di Gravidanza chirurgica. Un servizio sanitario faticosamente conquistato e ancor più faticosamente difeso, all’interno di una complessiva battaglia per la tutela dei servizi per una maternità consapevole, sarà espletato presso la clinica, accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, ma privata”.
E’ quanto si legge nella nota diffusa dal Centro contro la violenza sulle donne “Roberta Lanzino.
A stretto giro è arrivata la replica dell’Azienda Opedaliera di Cosenza: “Non c’è stata alcuna scelta discrezionale in merito al protocollo d’intesa con l’unica Struttura Sanitaria ricadente nella provincia di Cosenza, autorizzata ed accreditata con il servizio sanitario, in grado di garantire il servizio di Interruzione Volontaria di Gravidanza chirurgica, come attestato dalla Direzione Generale della Programmazione Sanitaria del Ministero della Salute”.
Quanto è difficile abortire sul nostro territorio ? Perché uno dei più ricchi gruppi imprenditoriali calabresi deve trarre profitto dai servizi sanitari pubblici?
Abbiamo ascoltato Antonella Veltri del Centro contro la violenza sulle donne “Roberta Lanzino”