Calabria, comunità, Politics

In Calabria povertà infantile più alta. Dati allarmanti che le istituzioni ignorano.

Il viaggio di Save the Children nel mondo della scuola in Calabria consegna all'VIII Atlante dell'infanzia a rischio "Lettera alla scuola", presentato oggi in anteprima, una fotografia dei bambini calabresi estremamente allarmante. La Calabria, secondo l'indagine, è la regione con il più alto tasso di povertà minorile in Italia. Ben il 47,1% dei bambini e degli adolescenti, infatti, è sotto la soglia della povertà relativa. Tra i bambini e i ragazzi che vivono in condizioni di disagio è elevato il rischio di dispersione scolastica. In Calabria il 15,7% dei giovani ha lasciato precocemente la scuola. Il tasso di abbandono nelle scuole secondarie di secondo grado è pari al 4,43% su un dato nazionale del 4,3%, mentre nelle scuole secondarie di primo grado è dello 0,99% (0,83%). All'aumento della povertà economica corrisponde una nuova povertà educativa. C'è uno scarso accesso alle risorse di carattere culturale, artistico e dello sport, tutte condizioni necessarie per una crescita educativa dei bambini.

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Dati allarmanti e che fanno riflettere. Quali sono le misure di contrasto di questo fenomeno ? dalle istituzioni nessuna risposta.  

Molto spesso associamo la povertà dei bambini e delle famiglie ai Paesi più poveri del mondo. Ma cosa significa povertà minorile in un territorio come il nostro?

La povertà minorile si traduce in una carenza di beni e servizi primari, dalle cure sanitarie adeguate alle condizioni abitative dignitose.

Nelle città reali, quelli poco frequentate dalle istituzioni e in cui lo Stato si palesa esclusivamente attraverso la presenza delle forze dell'ordine, la quotidianità è drammatica. 

A sopperire, molto spesso, sono unicamente le realtà sociali  che operano sul territorio, nella nostra città molti hanno trovato nell’autorganizzazione la vera soluzione per tornare a conquistare diritti e dignità.

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