Nella mattina di martedì 13 febbraio tre ragazzi appartenenti al movimento Identità tradizionale, organizzazione politica “identitaria” del catanzarese, hanno aggredito all’uscita di scuola due giovanissimi studenti intenti a staccare dai muri del proprio istituto scolastico alcuni manifesti di propaganda neofascista appartenenti al suddetto gruppo. I tre, non più studenti da un bel pezzo, si erano recati nel piazzale d’entrata del Liceo Scientifico Siciliani di via Alessandro Turco con l'intenzione di intimidire un terzo ragazzo che già nei giorni precedenti aveva subito pressioni e minacce, pressoché a causa delle stesse motivazioni.
La superiorità numerica degli aggressori, l'uso della violenza e dell'intimidazione come mezzo politico, sono tutti elementi che ci rimandano ad un modo di agire tipicamente squadrista e fascista che da troppo tempo ormai cerca di farla da padrone nelle strade della nostra città, il tutto sotto l’occhio vigile ed ammiccante di politicanti e cittadini che spesso e volentieri ne hanno legittimato, condiviso e tollerato il modus operandi.
D'altronde non siamo nuovi in città ad azioni del genere perpetrate da chi ancora si ispira ai valori del Ventennio, propagandando odio, razzismo ed ignoranza mascherati da orgoglio nazionale. Così come sappiamo che queste organizzazioni fasciste, a Catanzaro come ormai nel resto d’Italia, mirano giorno dopo giorno ad operare quel processo di democraticizzazione e normalizzazione che li ha portati a “mettere piede a palazzo” entrando di fatto in svariati consigli comunali e, in ultima istanza, nella corsa elettorale delle prossime elezioni politiche nazionali. Il tutto nascondendo sotto questa maschera di buonismo e solidarietà verso i bisognosi il loro vero volto da vili fascisti.
Non bisogna andare poi troppo lontano per narrare le malefatte di questi individui che, sotto nomi e spoglie differenti, si sono più volte macchiati di atti di efferata violenza: dall’agguato in Piazza Prefettura durante un presidio il 25 aprile 2004, alla più recente aggressione coltello alla mano ai danni del Collettivo Riscossa nell’ottobre del 2010, solo per citarne alcune.
In un momento storico e politico come quello che stiamo vivendo in Italia, in cui il Luca Traini di turno è legittimato tanto da Forza Nuova e Casapound quanto dai vari Salvini e Meloni, a sparare all’impazzata verso bersagli mobili di colore scuro; in un paese in cui sono sempre più numerose le aggressioni ai danni di chi fa dell’antifascismo e del libero pensiero la propria bandiera, in cui gli stessi protagonisti di tali nefandezze, all’indomani delle ronde e delle infami aggressioni sono pronti a ripulirsi la faccia e rendersi socialmente accettabili, prendere una posizione chiara e netta è un vero e proprio dovere sociale e morale per ogni persona. Per quanto ancora la città di Catanzaro dovrà accettare l’agire politico di questi individui? Per quanto dovremo ancora tollerare la legittimazione mediatica e politica di cui questi movimenti godono in città?
E’ arrivato il momento di smascherarli e mostrarli a tutti per quello che sono, dei fascisti.
Per parlare dei fatti accaduti e sensibilizzare tutte e tutti in merito ai valori ed all’importanza di un antifascismo costante e coerente nella nostra città, invitiamo cittadini, studenti, lavoratori, movimenti, associazioni e partiti sensibili alla tematica a prendere parte ad un’assemblea cittadina pubblica che si terrà LUNEDI 26 FEBBRAIO alle ore 17:00 presso la Sala Concerti del Comune di Catanzaro
COLLETTIVO STUDENTESCO CATANZARO