Quello che si sta verificando sul territorio cosentino in merito all’agibilità degli edifici scolastici è semplicemente vergognoso.
A cominciare dall’edificio di via Isnardi, che una perizia dei tecnici nominati dalla Provincia ha dichiarato inagibile da un anno. Questa perizia è stata contestata da numerose parti, compresi tecnici e professionisti del ramo che hanno fatto inevitabilmente notare come, se fossero reali i dati riportati, quello stabile avrebbe dovuto dimostrare almeno segnali preoccupanti che non si sono mai registrati.
Il tetragono Iacucci si è trincerato in maniera arrogante dietro quella sua perizia, resistendo a dubbi, critiche, attacchi sui media locali, persino un’interrogazione parlamentare. Cosa avrebbe fatto un qualsiasi amministratore che voglia essere trasparente? Organizzare una bella conferenza stampa con tecnici e analisti e spiegare pubblicamente, carte e dati alla mano, magari con una visita a quel plesso, lo stato delle cose. Se ne è ben guardato, alimentando ulteriormente, ed a ragione, sospetti e perplessità sempre più legittime e diffuse e facendo ricadere gli effetti scellerati delle sue decisioni su altri 3 istituti superiori della città. Con questi lavoratori e studenti Iacucci si è saputo porre solo nella maniera supponente che gli è propria, evitando ogni confronto democratico costruttivo.
Alla cittadinanza appare sempre più probabile un’inquietante ipotesi: che tutta questa operazione sia semplicemente finalizzata ad operare una bella speculazione su quell’aria, da realizzare in sintonia con il sindaco Occhiuto (responsabile in prima persona della salute e della sicurezza dei cittadini, che si è ben guardato dall’esprimere qualsiasi posizione sull’argomento) e con la benedizione di Oliverio.
Le mani di costoro sulla città, dalla cosiddetta metro leggera al nuovo ospedale, dal nuovo stadio agli appalti agli amici per devastare il territorio, sono ben visibili a tutti e la vicenda dello stabile di via Isnardi rientra pienamente in un piano trasversale per la realizzazione di interessi congiunti. Su questa vicenda dopo il 5 marzo chiederemo un immediato intervento dei Ministeri dell’Istruzione e dei Lavori Pubblici su questa vicenda, denunciandone tutti gli aspetti oscuri.
Se la Provincia piange, il Comune certo non ride. Da Palazzo dei Bruzi, nonostante le normative lo impongano, non è neppure iniziata alcuna operazione di verifica dell’agibilità e della sicurezza degli istituti di competenza comunale (tutti gli edifici di materne, elementari e medie). In alte parole, il comportamento dell’Amministrazione di Palazzo dei Bruzi è illegale.
Potere al Popolo ha proposto nel suo programma un Piano Nazionale per l’Edilizia Scolastica, che mette al centro uno sforzo notevole che porti alla messa in sicurezza di tutti gli stabili adibiti ad edifici scolastici. Per noi la sicurezza di studenti e lavoratori rappresenta una priorità e basterebbe spostare su questa voce un decimo di quello che annualmente l’Italia utilizza per spese militari per affrontare e risolvere la questione. Un piano che comporterebbe anche l’occupazione nel settore di decine di migliaia di persone, che troverebbero così un lavoro stabile nella messa in sicurezza e nella successiva salvaguardia e manutenzione del patrimonio pubblico.
Certo tutto questo ha un aspetto estremamente negativo: canalizza risorse verso un utilizzo collettivo e non cura interessi particolari, è indirizzato al bene comune e non all’appagamento degli appetiti privati, crea occupazione stabile e non ricattabile, precaria, clientelare. Chi nel centro destra come nel centro sinistra sarebbe mai interessato a simili proposizioni?
Francesco Campolongo - Potere al Popolo