Termina 0-1 il match tra silani e salentini su un campo pesantissimo e pieno d’acqua. I lupi vengono puniti dall’unico tiro in porta dei leccesi.
Foto: Andrea Rosito
Non era facile per il Cosenza affrontare la corazzata di questo campionato, viste anche le condizioni in cui versava il terreno di gioco dopo la copiosa grandinata del pomeriggio. Eppure i rossoblù ci hanno provato, disputando una partita accorta e mettendo in pericolo più volte la retroguardia pugliese. Ai giallorossi, ormai vicinissimi al traguardo della serie B, è bastato il gol di Saraniti: non una grande prova della capolista che è riuscita comunque a conquistare tre punti, allungando a +7 sul Catania.
Nel post partita, mister Occhiuzzi, che ha preso il posto dello squalificato Braglia, ha espresso il suo rammarico per una partita letta bene dai suoi e decisa soltanto da un singolo episodio. Il dato è comunque preoccupante, poiché i lupi non conquistano i 3 punti dalla gara contro il Matera dello scorso 21 Gennaio: da quel momento solo pareggi e sconfitte, compresa l’uscita di scena dalla coppa. Preoccupa e non poco il digiuno di reti degli attaccanti, in particolar modo Perez, il grande colpo di questa sessione di mercato, ancora non inserito a pieno nel contesto di gioco della squadra.
Il tempo stringe e le otto partite al termine della stagione non aiutano Braglia e i suoi: bisognerà tornare alla vittoria già dal prossimo match infrasettimanale a Fondi, conquistando un filotto di risultati positivi per rilanciare la classifica e disputare i play off nella migliore posizione possibile. Se l’obiettivo è il quarto posto, per i lupi c’è ancora tanta strada da fare. Degna di lode, in ultimo, l’iniziativa della società messa in atto nella gara contro i pugliesi: gli spalti del “Marulla” si sono popolati di 700 migranti per dare un calcio al razzismo e ripudiare qualsiasi forma di diversità. D’altronde la vera forza dei lupi sta proprio nel branco.
Simone De Rose
