Nei giorni scorsi è stata pubblicata una importante sentenza del TAR Calabria che ha accolto il ricorso presentato da Delio Di Blasi – rappresentato dall’avv. Rossella Barberio – contro il foglio di via obbligatorio emesso dalla Questura di Reggio Calabria il 26 maggio 2017.
La sentenza evidenzia l’illegittimità del provvedimento emesso nell’ambito dei controlli di polizia correlati al G7 tenuto a Taormina dai padroni del mondo, contro cui era prevista una manifestazione autorizzata alla quale Delio Di Blasi – sindacalista e dirigente di partito – non ha potuto partecipare poiché, essendo ritenuto “persona pericolosa per la sicurezza pubblica, nonché dedito alla commissione di reati che mettono in pericolo la tranquillità pubblica”, è stato destinatario di un foglio di via con divieto di fare ritorno per tre anni nella città di Villa San Giovanni.
La sentenza evidenzia come le due segnalazioni di polizia su cui si basava il daspo (di fatto, la partecipazione a manifestazioni), “non denotano affatto la dedizione a delinquere” di un compagno che “svolge anche attività di sindacalista”.
Pertanto, il provvedimento è sproporzionato e compromette diritti costituzionalmente garantiti.
Su queste basi, le amministrazioni che si erano costituite in giudizio, fra cui il Ministero dell’Interno, sono state condannate al pagamento delle spese processuali.
Sul contenuto della sentenza che, confermando un orientamento già espresso dal TAR di Genova, infligge un duro colpo a quei dispositivi repressivi (come le leggi Minniti- Orlando) che tentano di criminalizzare il dissenso comprimendo pericolosamente le agibilità democratiche, l’Area Programmatica “Il Sindacato è un’altra cosa – opposizione in CGIL” convoca una CONFERENZA STAMPA che si terrà sabato 3 febbraio alle ore 11.30 presso la sala riunioni della Camera del Lavoro – piazza della Vittoria, 7- 1° piano.