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Cosenza: centinaia di studenti in corteo. Incontro in Prefettura,previste nuove mobilitazioni.

Oggi in piazza eravamo centinaia di studenti. Siamo scesi per le strade della nostra città al fianco degli studenti del geometra "Quasimodo-Serra" che, a breve, saranno sgomberati dal loro nuovissimo istituto per far posto agli studenti del liceo "Fermi", attualmente smembrati tra gli istituti Monaco e Pezzullo.

Abbiamo gridato, a voce alta, che vogliamo controlli nelle scuole, chiarezza nei confronti di studenti e docenti e pari trattamento, ma, ancora, non abbiamo avuto risposta sul perché sgomberare il "Fermi" e non il "Pezzullo", che ha lo stesso indice di vulnerabilità sismica. Gli studenti del geometra hanno dimostrato piena collaborazione con i compagni del "Fermi" e del "Pezzullo", con i quali, a breve, sarà organizzata un'assemblea. Dopo esserci trovati al Geometra "Quasimodo-Serra" siamo andati ai cancelli della Ragioneria "Pezzullo" e del Liceo scientifico "Fermi" a urlare agli studenti di scendere in piazza con noi. Il corteo è continuato su Corso Mazzini, tra gli slogan gridati a squarciagola e i nuvoloni rossi dei fumogeni. Arrivati davanti la prefettura una nostra delegazione è stata ricevuta dalla Vice- Prefetto.

Dopo averle descritto l'insostenibile situazione e aver chiesto un tavolo con Provincia e Prefettura, ci è stata esposta la loro estraneità ai fatti e la loro impossibilità nel fare qualcosa che vada oltre la sensibilizzazione dell'organo responsabile. A fine corteo, siamo ritornati nella scuola "Quasimodo-Serra" e abbiamo fatto un'assemblea con studenti, docenti, genitori e Vice-Preside. Dall'assemblea è uscita la necessità di continuare la nostra lotta. Quella di oggi è stata solo una battaglia, da domani saremo ancora più carichi per difendere con i denti i diritti degli studenti. Saremo giorno dopo giorno in piazza a pretendere risposte e soluzioni.

Non piegheremo le nostre schiene davanti a politicanti della stessa fazione e fattura del Presidente della Provincia Franco Iacucci, che ci esprimono solidarietà solo ora che il caso è diventato mediatico. Iacucci è ancora chiuso tra le quattro salde mura che si è costruito. Non una parola pronunciata sulla questione. E, se così sarà anche nelle prossime settimane, saremo noi a stanarlo.

Collettivo Autonomo Studentesco

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